Gli alunni della Cadorna di Seregno protagonisti di un progetto sulla roboetologia

L'iniziativa, promossa dal ministro dell'università e della ricerca, ha coinvolto centosei ragazzi delle classi quinte ed è stata coordinata da Antonella Ferrante
Alcuni dei ragazzi protagonisti del progetto

«Per tutti è stato un bel modo per concludere il ciclo della scuola primaria». L’insegnante Michele Di Gioia commenta così l’esperienza vissuta nel secondo quadrimestre da centosei alunni delle cinque classi di quinta della scuola Cadorna di Seregno, che sono stati coinvolti in un progetto con tema la roboetologia, attività pratica e laboratoriale in cui i ragazzi ed i loro docenti hanno osservato e studiato il comportamento di un piccolo robot, chiamato “Coderbot”, come veri e propri etologi alle prese con una misteriosa creatura. Non a caso, il titolo del percorso, finalizzato alla diffusione della ricerca scientifica e finanziato dal Mur, il ministero dell’università e della ricerca, era “Alla scoperta di animali robotici”. A coordinarlo è stata Antonella Ferrante.

Scuola Cadorna: un’opportunità formativa per tutti

«Gli alunni sono stati suddivisi in gruppi -racconta ancora Di Gioia-, per la precisione quattro per ogni classe, ed hanno elaborato delle ipotesi, cui sono seguiti esperimenti. Nei casi in cui gli esperimenti non abbiano confermato le ipotesi, si è ripartiti daccapo. Si è trattato di una positiva opportunità formativa, recepita bene dai partecipanti, ovviamente ciascuno a seconda delle proprie inclinazioni personali».

Scuola Cadorna: a Milano un convegno finale

Lunedì 22 maggio, le sezioni A e B sono intervenute a Milano, ad un convegno finale al Museo della scienza e della tecnica, dove i singoli istituti hanno presentato con loro stand il lavoro svolto nelle classi, con tanto di tabelloni dotati di qrcode, che rimandavano a slide, video e relazioni. «Gli alunni -chiosa Di Gioiasi sono confrontati con i colleghi di altre scuole e con docenti universitari, concretizzando un’altra occasione di approfondimento».