Ospedale di Seregno, Brianza Rete Comune: «Non impoveriamo la sanità pubblica»

Il gruppo provinciale del centrosinistra, di cui fa parte il sindaco Alberto Rossi, si è impegnato a portare in aula la necessità di un mantenimento dei servizi in città
Seregno ospedale trasferimento servizi
La visita di amministrazione ed Asst, avvenuta nel mese di gennaio, alla Casa di Comunità

Quale futuro per l’ospedale di Seregno? Dopo l’annuncio di ulteriori trasferimenti dalla struttura, in particolare quello del reparto di neuroriabilitazione, deciso da Asst Brianza, in coda a quelli dei reparti di riabilitazione pneumologica e riabilitazione cardiologica, già concretizzatasi all’inizio del 2025, è intervenuto il gruppo provinciale di centrosinistra Brianza Rete Comune, che in un comunicato si è detto «molto preoccupato per questa situazione, che comporta forti disagi ai tanti cittadini brianzoli in condizioni di fragilità che hanno bisogno di questo tipo di cure e ai lavoratori».

Ospedale di Seregno: garantire la continuità delle cure

I consiglieri hanno quindi proseguito: «Oltre a garantire ovviamente la continuità delle cure, è necessario fare tutto il possibile perché in questo periodo di transizione i servizi siano mantenuti in una logica di prossimità territoriale: il trasferimento su presidi territorialmente più distanti da Seregno creerebbe disagi importanti per personale dipendente e pazienti, con il rischio per diversi utenti di doversi rivolgere al privato o smettere di curarsi, soprattutto per i pazienti più fragili e soli». Dal canto suo, Alberto Rossi, consigliere provinciale e sindaco di Seregno, ha aggiunto: «Il polo riabilitativo di Seregno è una delle poche strutture pubbliche dedicate a questo tipo di servizio presenti in Lombardia. Dopo questo trasferimento, non possiamo rischiare che venga a mancare un presidio sanitario pubblico essenziale per tutta la Brianza. È fondamentale, pertanto, che tutte le amministrazioni, le forze politiche e le istituzioni del territorio si adoperino nell’interlocuzione con Regione ed Asst, affinché il trasferimento sia soltanto temporaneo e possano essere portati avanti gli investimenti adeguati al fine di ripristinare il servizio su Seregno». Oltre al tema territoriale, secondo Rossi «si tratta anche di difendere in ogni modo e ribadire il valore di una struttura di riabilitazione pubblica che ha pochi eguali anche in province limitrofe».  

Ospedale di Seregno: serve la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali

Concorde con lui si è mostrato il capogruppo provinciale Vincenzo Di Paolo: «La necessità di una riabilitazione pubblica sarà sempre più fondamentale. Regalarla definitivamente al privato sarebbe imperdonabile e potrebbe voler dire per molti smettere di curarsi: non è possibile permetterlo. Non possiamo permetterci un ulteriore impoverimento del patrimonio della sanità pubblica, per questo porteremo la vicenda anche sui banchi del Consiglio provinciale, perché tutti i soggetti istituzionali del territorio si adoperino chiedendo investimenti concreti per il mantenimento di questo presidio di cura indispensabile per la Brianza e punto di riferimento d’eccellenza in Lombardia».

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