È un sondaggio con una sola domanda quello lanciato dall’amministrazione di Monza sul sito del Comune: entro domenica 4 febbraio i monzesi e chi frequenta Monza possono esprimere la loro opinione sull’installazione di nuovi sistemi di videosorveglianza sul territorio.
Nuove telecamere, sì o no: Monza lancia il sondaggio anche per lettori targhe, bodycam e dashcam
Possono fornire parere favorevole o contrario al potenziamento delle telecamere fisse e mobili che saranno piazzate dai tecnici e dalla Polizia locale nel tentativo di cogliere sul fatto chi abbandona abusivamente i rifiuti, chi commette vandalismi o compie qualche reato, possono pronunciarsi sulla posa di dispositivi per la lettura delle targhe in grado di pizzicare i veicoli senza assicurazione o con la revisione scaduta, sull’impiego delle bodycam da parte dei vigili che saranno attivate in caso di pericolo e sull’utilizzo di dashcam collocate nell’abitacolo delle auto della polizia locale che consentiranno agli agenti di tenere d’occhio quel che accade nelle vicinanze delle vetture.
Nuove telecamere, sì o no: Monza lancia il sondaggio, «adempimento sulla privacy»
Il quesito, nella realtà, è poco più di una formalità burocratica e non un test promosso dalla giunta per sondare gli orientamenti dei monzesi: «Il questionario – spiega l’assessora all’Ambiente Giada Turato – rientra tra gli adempimenti previsti dalla normativa sulla privacy. L’abbiamo attivato per evitare eventuali sanzioni» o ricorsi presentati da chi potrebbe ravvisare qualche violazione nei piani per il potenziamento della rete di videosorveglianza.
Nuove telecamere, sì o no: Monza lancia il sondaggio, intanto arrivano fototrappole e gli occhi elettronici passano da 160 a 250
L’amministrazione ha, infatti, in programma l’acquisto di nuove fototrappole, anche mobili, che saranno posizionate nei punti di Monza più deturpati dalle discariche abusive, lungo le strade periferiche e negli angoli meno trafficati che più di altri attirano chi intende disfarsi in modo illecito della spazzatura domestica, di macerie o di scarti di lavorazione. Le fototrappole hanno già permesso di individuare e multare i responsabili dell’abbandono di sacchi di rifiuti e di materiale vario.
«Il project financing dell’illuminazione pubblica – afferma l’assessora – prevede un incremento notevole di telecamere che, tra fisse e mobili, passeranno da circa 160 a 250. Prima di installarle dovremo, però, investire nell’acquisto di una piattaforma tecnologica innovativa che permetta di collegare tutti i dispositivi, compresi quelli per il monitoraggio della viabilità e quelli più vecchi, in modo da creare una control room a disposizione del personale» del Comune e del comando di via Marsala. La giunta conta di dotarsi della piattaforma entro il 2024 per poi estendere la rete delle telecamere.