Monza, il punto tattico: niente cambio di passo, niente punti. Dove può sfondare?

Anche con l’Atalanta il Monza ha raccolto zero punti e zero gol. Il punto tattico dopo cinque partite in Serie A.

Anche con l’Atalanta il Monza ha raccolto zero punti e zero gol. In quest’inizio di stagione la squadra di Stroppa ha concesso ben 13 reti e ne ha segnate solamente due. Un bottino minimo, di fronte ad un debutto in Serie A che i tifosi sognavano sicuramente diverso. Non solo i risultati: in alcune partite è mancato quasi completamente il gioco, o almeno un’idea di esso, ma in altre, anche se solo a spezzoni, invece si è visto un barlume di quell’identità che Stroppa vorrebbe per la sua formazione.

Monza, il punto tattico: i primi minuti contro l’Atalanta

Contro l’Atalanta, ad esempio, nel primo tempo, nei primissimi minuti della sfida, il Monza ha sfondato ripetutamente in una situazione di gioco che potrebbe rivelarsi importante per il prosieguo della stagione.

Quando la squadra di Stroppa è riuscita a mettere gli avversari dentro il frullatore composto da giocatori tecnici come Mota Carvalho, Sensi e Caprari, sfruttando a dovere la prorompente fisicità di Carlos Augusto, è riuscita ad entrare in area con costante e pericolosa presenza. Perché non basta avere per due gare consecutive il 60% del possesso palla per definirsi squadra di Serie A.

Monza, il punto tattico: il gioco sulle fasce

Il gioco sulle fasce ha funzionato, o meglio, il gioco sulla fascia sinistra ha funzionato, per caratteristiche dei calciatori schierati, per la tendenza ad allargarsi sullo stesso lato del campo. Sulla destra invece, complice anche la presenza di De Roon a collaborare maggiormente in fase difensiva su Pessina e Birindelli, non ci sono stati sbocchi. L’esterno ex Pisa non era particolarmente in giornata ed ha contribuito poco con il suo spunto che invece in altre occasioni era stato molto più evidente e importante come valvola di sfogo della manovra monzese. Recuperare un secondo corridore sulla fascia da opporre a Carlos Augusto è una delle priorità per lo staff tecnico.

Monza, il punto tattico: la difesa

Preoccupandosi contemporaneamente anche delle pecche difensive mostrate sino ad ora. Probabilmente anche per via di una condizione fisica non ancora eccellente, la retroguardia è andata sotto nel momento in cui inevitabilmente si è trovata molto più campo da coprire. Intendiamoci bene, tutte le difese del mondo vanno in difficoltà in campo aperto, ma lo schieramento del Monza ha peccato di mancanza di equilibrio e non ha saputo reagire abbassandosi con prudenza, così come Stroppa stesso ha ammesso di non aver reagito con puntuali sostituzioni nel momento in cui le forze hanno cominciato a venire meno.