Prefiche, gufologi dell’ultima ora, potete togliervi il lutto, rimandare le condoglianze e archiviare i post funerei già pronti. Le Cassandre locali erano già in pista da settimane a distribuire caramelle all’arsenico con la sobrietà dei festaioli di Halloween, ma la decisione sulla richiesta di fallimento dell’Editoriale è stata rinviata. Il giudice relatore ha infatti preso atto delle nostre buone intenzioni e si riservato di illustrarle con i colleghi del collegio per una decisione. Il nostro non sarà un “tirare a campare”. Sarà un piano per rendere Il Cittadino più forte di prima. Non stiamo semplicemente sopravvivendo. Questo sia ben chiaro.
Non costringeteci a riesumare Badoglio e il suo celebre (e un po’ maldestro) “La guerra continua”. Anche se qui, più che di guerra, si tratta di resistenza attiva, stampa attaccata e ancora affamata.
Preferite le metafore epiche? Dopo Caporetto arriva sempre Vittorio Veneto. E noi, nel nostro piccolo, stiamo già lucidando l’elmetto.
Nel frattempo, mentre i piani vengono discussi nei palazzi della giustizia, Il Cittadino continua a uscire. A raccontare. A disturbare.
E soprattutto, a prepararsi per il futuro con una roadmap precisa: meno necrologi prematuri, più notizie vere. Vi aspettavate le ceneri, e invece eccoci qui, con inchiostro e ironia.
Quindi niente panico (per noi), e niente brindisi anticipati (per voi):
il giornale che “doveva chiudere” è ancora in edicola.
E se continua così, rischia perfino di migliorare. A presto sul prossimo numero. Quello di giovedì…