Legnoarredo, a Brugherio prove tecniche del nuovo contratto 2023-2025

Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno organizzato nei giorni scorsi a Brugherio l’attivo regionale delle rappresentanze sindacali per discutere del contratto nazionale
Una veduta del Salone del Mobile di Milano

Prove tecniche di un contratto «pesante» e vitale per il sistema produttivo italiano, sia a livello nazionale, sia in ambito locale. I numeri dicono infatti che sono complessivamente 294mila gli addetti del comparto legnoarredo. Le imprese sono più di 70mila. La Lombardia contribuisce con 47.216 lavoratrici e lavoratori. Il fatturato alla produzione dell’intero settore, pari a 49,3 miliardi, è aumentato complessivamente in valore del 25,5% sul 2020 e del 14% sul 2019.

Settore Legnoarredo: segnali convincenti dal Salone del Mobile

E segnali convincenti sono arrivati pure dal recente Salone del Mobile di Milano, confermatosi vetrina internazionale di altissimo livello. In un contesto sostanzialmente positivo, dunque, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno organizzato nei giorni scorsi a Brugherio l’attivo regionale delle rappresentanze sindacali per discutere del contratto nazionale che verrà, valido nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2025.

Legnoarredo, nuovo contratto: coinvolte le tre sigle sindacali

All’incontro hanno preso parte circa 150 delegate e delegati sindacali. «Nelle assemblee svolte – precisano le tre sigle sindacali – è emerso un apprezzamento particolare anche sulle 16 ore di formazione per i lavoratori assunti e la riduzione di orario, da 40 a 38 ore alla settimana».

Legnoarredo: la piattaforma inviata alla Federlegno, richieste di maggiore sicurezza e tutela

«Particolare attenzione – viene specificato – è stata riservata al salario fresco da erogare per rispondere all’impennata dei costi (bollette, energia, alimentari) sottolineando imprescindibile la rivalutazione dei minimi salariali dell’anno 2022, come dinamica negoziale afferente al vigente contratto». La piattaforma , che verrà inviata giovedì 30 giugno all’associazione imprenditoriale Federlegno, contiene anche richieste per aumentare la sicurezza sul lavoro e le tutele sociali durante i periodi di malattia, di maternità e di assenze per impegni famigliari. Il documento punta sulla stabilità occupazionale per contrastare la precarietà lavorativa e chiede almeno 24 ore annue di formazione per lavoratore.