È aperta da 170 anni, premiata alla Scala la Polleria Mercandalli di Bovisio Masciago

L'attività è stata premiata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza

«Nel 2029 la Polleria Mercandalli compirà un secolo esatto nel negozio di Bovisio. Faremo una grande festa. La data precisa dell’inizio della nostra attività non è individuabile, anche perchè la Camera di Commercio non esisteva ancora, hanno stabilito 1850 ma documenti non sono stati trovati». Giuseppe Mercandalli, 60 anni, ha appena ritirato il Premio Impresa e Lavoro al Teatro alla Scala e guarda al futuro. «Le mie figlie hanno preso altre strade, mia sorella Manuela non ha figli. Dopo il 2029 vedremo cosa fare». Il premio della Scala è una grande soddisfazione per questo professionista della gastronomia, ultimo erede di una famiglia la cui attività risale al 1850, quando ancora l’Italia non era unita. Risulta che Gaetano Mercandalli nato nel 1809 svolgesse già a quel tempo l’attività di pollivendolo a Masciago, proseguita poi dal figlio Giuseppe e dal nipote Carlo. Il figlio di quest’ultimo, Marcello morto nel 1977, che esercitava la professione di falegname, dopo la morte del padre abbandonò questo lavoro per continuare la professione di famiglia, insieme al fratello Antonio, ricevendo in città il soprannome professionale e praticamente obbligato di “ul polliroeu”. Marcello e Antonio hanno proseguito il lavoro del padre nonostante le vicissitudini e le avversità del dopo guerra.

È aperta da 170 anni: la storia dell’attività

L’attività continuò, nonostante il periodo nero della seconda guerra mondiale, con il figlio Lucio scomparso nel 2015 e la moglie Mariella, che la portò avanti con non poche difficoltà fino all’età della pensione, quando subentrò il figlio Giuseppe, attuale titolare, coadiuvato dalla sorella Manuela. Insomma, la famiglia Mercandalli ha segnato in maniera significativa la storia della distribuzione alimentare della città per almeno 60 anni, e prima ancora alternando con altri lavori, con i suoi rappresentanti che nei decenni si sono succeduti in negozio che hanno dovuto fare dentro e fuori dall’attività a seconda delle esigenze del momento.

È aperta da 170 anni: premiata con l’Ambrogino d’Oro

Giuseppe e Manuela, che domenica sono saliti sul palcoscenico della Scala per ricevere il cosiddetto “Ambrogino delle Imprese”, il premio Impresa e Lavoro che quest’anno è andato a 117 attività della Lombardia, 42 di Monza e Brianza, tra le quali spicca di diritto la Polleria Mercandalli. Quando gli si chiede di come si sia evoluta la professione nel tempo o di come siano cambiati i gusti e le richieste dell’affezionata clientela, non c’è nessuno in zona che più di Giuseppe può dire la sua: «Ci sono stati anni nei quali si temeva per la concorrenza dei centri commerciali e dei supermercati. Ma la clientela riconosce la qualità, il pollo si percepisce con il gusto, e la qualità ha un costo. Piuttosto si sta perdendo la voglia e la capacità di cucinare capponi, i piccioni, la selvaggina e altro. I gusti si sono standardizzati ed è un peccato. Nel giro di una giornata riusciamo ancora a procurare qualsiasi prodotto ci venga ordinato. Certamente le richieste sono cambiate. Ci sono specie che sono protette e adesso non ce le chiedono più», un tempo i piccoli volatili erano ugualmente oggetto delle attenzioni degli appassionati, che sapevano come cucinarli, come servirli.

È aperta da 170 anni: ha attraversato tutte le “mode” in cucina

Nelle occasioni speciali, nelle cene e cenoni, che oggi magari si esauriscono con i polli di grosse dimensioni, sempre di qualità, sempre di prima scelta per la Polleria Mercandalli ma magari meno impegnativi nella preparazione. Sulle “mode” che i bovisiani hanno attraversato nel corso degli anni, cita ad esempio la carne e le uova di struzzo che un tempo andavano parecchio e che oggi sono per pochi intenditori.