Serata di presentazione del restauro della basilica San Giuseppe di Seregno, tra parole e musica. È questa la sintesi dell’iniziativa promossa dalla parrocchia San Giuseppe, che venerdì 24 gennaio, alle 21, sarà ospitata proprio dalla chiesa madre locale. Introdurrà e farà da moderatore Carlo Mariani, architetto, progettista dei lavori. Successivamente, interverranno monsignor Bruno Molinari, prevosto, i titolari della ditta Fratelli De Carlini, che ha provveduto alla tinteggiatura ed alle decorazioni, la decoratrice Anna Laura De Nova e la restauratrice Chiara Ferrario. L’appuntamento sarà accompagnato musicalmente da Edo Isella, alla tromba, e Marco Villa, all’organo.
Basilica San Giuseppe: successo per le visite guidate

L’incontro metterà sotto la lente i particolari del restauro della basilica San Giuseppe, che negli ultimi mesi ha riguardato in modo particolare i vari ambienti interni dell’ampio edificio ecclesiastico, una tematica che continua a registrare un diffuso interesse da parte della popolazione. Lo si è capito sabato 18 gennaio, quando si è svolta la prima visita guidata successiva alla rimozione delle impalcature, che ha consentito a Carlo Mariani di illustrare le molte novità emerse strada facendo. «I presenti -ha confermato Mariani– erano più di quaranta. Un dato certamente lusinghiero, che si somma ad una seconda visita, che abbiamo riservato ai frequentatori dell’università del tempo libero».
Basilica San Giuseppe: una nuova visita guidata è prevista il 15 febbraio
Nello specifico, curiosità hanno destato in particolare gli affreschi riemersi durante i lavori, che erano stati coperti durante un precedente restauro negli anni sessanta e, da allora, erano di fatto scomparsi alla vista dei fedeli. Il loro ritrovamento è stato possibile grazie al certosino impegno di Mariani e della restauratrice Chiara Ferrario, che si sono avvalsi nella ricerca anche di una serie di fotografie storiche. Ora un’ulteriore visita guidata è programmata per sabato 15 febbraio, alle 16. Per le iscrizioni, è necessario rivolgersi alla sagrestia.