Seregno, Giuseppe Paleari inaugura una sua personale nella galleria Mariani di via Cavour

Classe 1943, nato e cresciuto in città, l'artista si è visto offrire una ribalta dalla Famiglia artistica seregnese 2018. Visite fino al 21 aprile
Giuseppe Paleari

Per iniziativa della Famiglia artistica seregnese 2018, supportata dall’assessorato alla cultura, la galleria Mariani di via Cavour a Seregno ospiterà tra sabato 6 aprile e domenica 21 aprile una mostra antologica personale di pittura, ceramica e scultura di Giuseppe Paleari. La sua inaugurazione sarà accolta sabato 6 aprile, alle 16, dalla vicina sala Gandini di via 24 maggio e sarà contraddistinta da un intervento di Pasqualino Colacitti, pittore e critico d’arte.

Arte: il ritratto di una personalità poliedrica

La rassegna ha il merito di offrire una ribalta a livello locale ad un personaggio poliedrico, molto conosciuto in città. Seregnese, classe 1943, Paleari fin da giovanissimo ha espresso grande interesse per il mondo della musica, arrivando a fare parte di corpi musicali bandistici e big band, compagini all’interno delle quali si è distinto, e si distingue tuttora, suonando il trombone a coulisse. La sua formazione artistica si è concretizzata alla Villa Reale di Monza, dove ha frequentato l’istituto Borsa, sotto la guida di Antonio Triacca, alla Libera Accademia Viviani di Nova Milanese ed alla Libera Accademia Meloni di Lissone, dove è tornato di recente, per la realizzazione di grandi sculture in bronzo, di un cavallo in resina e di dipinti di grande formato. Nel 2020 si è aggiudicato a Giussano il primo premio nazionale di pittura figurativa, indetto dal circolo culturale don Beretta.

Arte: l’apprezzamento del critico Colacitti

«Giuseppe Paleari -ha scritto nella sua presentazione della mostra Pasqualino Colacittiè un personaggio singolare, capace di armonizzare due linguaggi universali, la musica e le arti figurative. Quello che caratterizza la sua pittura è l’impostazione sintetica delle sue figure femminili e delle altre composizioni. Ha una particolare predilezione per il nudo delle donne, che interpreta in ogni posizione, raccolte in una solitudine malinconica e con un’impostazione sintetica, ottenendo le forme plastiche con larghe pennellate ad olio ed acrilico, ma con altrettanta perizia ottica con i pastelli». Ed ancora: «Paleari usa impropriamente il dispregiativo “cartacce” per dipinti su carta per pacchi, che invece fortifica plastificandoli e rendendoli resistenti anche all’acqua. Nelle ceramiche dimostra un talento particolare. Le maschere ricordano il teatro greco ed i riti magici della vita quotidiana degli africani». La chiosa ha guardato infine all’oggi: «Ultimamente ha raggiunto una sua personalissima capacità scultorea, realizzando una serie di opere dedicate alla donna, omaggio alla donna madre e nubile. Ha realizzato sculture alte un metro e novanta centimetri, con le canoniche proporzioni di prospetto, di profilo e di spalle. Sono di stile figurativo di moderna attualità, con una poetica sentimentale».

Arte: gli orari di accesso alla personale

Dopo la sua inaugurazione, le visite alla personale, ad ingresso libero, saranno possibili con questi orari: feriali dalle 16 alle 19, festivi dalle 10.30 alle 12 e dalle 16 alle 19.