Di fronte ad un pubblico numeroso e attento, a Seregno nella sala centrale della biblioteca civica Ettore Pozzoli, si è tenuto l’incontro di “Pagine e Parole” dedicato al nuovo progetto ideato dalla seregnese Elisabetta Motta dedicato alle rose e all’immaginario poetico, artistico e musicale che questo fiore porta con sé.
Poesia e musica a Seregno: i nove autori e la classe 5N del Modigliani di Giussano
Dopo i saluti dell’assessore alla cultura Federica Perelli, l’autrice ha spiegato le ragioni che l’hanno portata a scrivere il suo nuovo libro “Le voci della rosa” edito da Pendragon, accompagnato dalle musiche di Vincenzo Zitello, gli acquarelli di Luciano Ragozzino e i testi poetici di nove autori che sono stati interrogati alla luce del tema “la rosa”: Mariangela Gualtieri, Davide Ferrari, Fabio Pusterla, Alberto Nessi, Fabio Franzin, Tiziano Fratus, Donatella Bisutti, Corrado Bagnoli. Quest’ultimo, ospite della serata, è intervenuto leggendo alcuni suoi testi poetici accompagnato all’arpa da Vincenzo Zitello sulle note della melodia “La rosa che non sa” che riprende i versi di un suo componimento.
Un’ulteriore nota di colore è stata fornita da alcune alunne della classe 5N del liceo Modigliani di Giussano presenti in sala, istituto in cui Elisabetta Motta insegna lettere, che hanno realizzato delle rose di cartapesta, posizionate sul tavolo dei relatori e accanto all’arpa, decorate e abbellite con degli inserti poetici.
Poesia e musica a Seregno: il poeta e l’agronoma
Nell’introduzione il poeta Giancarlo Pontiggia ha letto alcuni passaggi del poemetto “De rosis nascentibus”, citando Saffo, Virgilio e altri poeti classici che hanno dedicato i loro versi alla regina dei fiori, sacra ad Iside e poi ad Afrodite, per poi passare a Dante e alla sua “candida rosa” e ad alcuni poeti del Novecento, da Betocchi alla Spaziani. Maria Cristina Pasquali, agronoma, ha invece guidato gli ascoltatori nel mondo dei profumi, dei sapori, ma soprattutto delle emozioni che questo fiore porta con sé, ricordando alcune specie particolari di rose: la Sally, la Rosita Missoni, soffermandosi sull’ etimologia del nome ad oggi ancora incerta. Carlo Bava, fotografo naturalista, ha presentato il “booktrailer” del libroche è stato girato nel mese di maggio del 2022 nel roseto della villa Reale di Monza, luogo da cui Elisabetta Motta ha dato il via al suo progetto.
Poesia e musica a Seregno: i lavori di Elisabetta Motta
L’autrice, ha spiegato che proprio l’aver organizzato per “La Casa della poesia” di Monza ben sette edizioni dell’evento “La bella di Monza”, una manifestazione legata alla celebrazione della rosa che si tiene fra gli spazi del roseto Niso Fumagalli e la Reggia, l’ha spinta dapprima a curare i “Quaderni del roseto 1 e 2”, libri d’arte stampati da Luciano Ragozzino con sue incisioni e testi inediti e poi all’idea del nuovo libro, rivolto a questo fiore simbolo dell’Occidente, ampiamente trattato in poesia ma che ancora suscita l’interesse dei poeti contemporanei per la sua ineffabile bellezza. Per l’occasione i “ Quaderni” sono stati esposti assieme agli originali degli acquarelli contenuti nel libro” Le voci della rosa”, realizzati da Luciano Ragozzino. Questi e altri suoi acquarelli dedicati al mondo della botanica e confluiti nel libro di Robert Desnos “ Cantafavole e Cantafiori”, sono in visione in biblioteca, a disposizione dei visitatori.