Un mese e mezzo di mostre diffuse che da Milano, nel corso degli anni, si sono allargate alla provincia milanese, quindi a quelle di Bergamo, Lecco e Monza e Brianza. È il Photofestival che con il 2023 arriva al suo 18esimo anno di attività: una rassegna di fotografia d’autore che si declina in 142 mostre in oltre 100 spazi espositivi pubblici e privati.
A organizzare il festival è AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging in collaborazione con Impresa Cultura Confcommercio Milano e con il main partner photoSHOWall, con il patrocinio della Regione Lombardia, del Comune di Milano e della Città Metropolitana di Milano.
Photofestival 2023: il duomo di Maurizio Galimberti
Il tema scelto per la diciottesima edizione è “Aprirsi al mondo. La fotografia come impegno civile”, un invito a riflettere sul fatto che l’atto di fotografare – spiegano i promotori che hanno presentato l’edizione ’23 mercoledì 13 settembre – quello praticato con attenzione e rigore, non è solo legittima espressione della personale creatività. “È soprattutto il modo con cui osserviamo la realtà, ne cogliamo la bellezza e le contraddizioni, la interpretiamo secondo i nostri valori. Un fotografo sa che ogni suo scatto è destinato ad essere osservato, analizzato, discusso e che quindi contribuisce a un più generale confronto. Per questa ragione la fotografia è di per sé un modo di rappresentare il proprio impegno civile che si può esprimere nei modi più diversi: dal reportage alla ricerca, dal ritratto al paesaggio”.
Sotto la direzione artistica di Roberto Mutti, il Photofestival è monzese già dall’immagine che definisce l’identità visiva di quest’anno: l’opera unica “Duomo Gotico Pungente”, 2009, composta da 400 polaroid montate a mosaico cm 163×193, realizzata da Maurizio Galimberti, medese che ha scelto Monza per vivere.
“Il programma della XVIIII edizione rimarca una caratteristica fondamentale di Photofestival, quella di mescolare i generi, gli stili e gli autori, alternando i grandi nomi della fotografia – tra i quali quest’anno figurano Maria Vittoria Backhaus, Fabio Borquez, Romano Cagnoni, Virgilio Carnisio, Enrico Cattaneo, Mario De Biasi, Robert Doisneau, Piero Gemelli, Luigi Ghirri, Sebastião Salgado – ai giovani e agli esordienti alla loro prima esperienza espositiva”.
Photofestival 2023: la storia del “Diaframma” a Monza
Una delle mostre principali sarà a Monza: nella sala espositiva del Binario 7 (via Turati 8, inaugurazione il 14 alle 18) dal 14 ottobre al 5 novembre “Il Diaframma 1967-1996: una storia italiana” a cura di Fondazione 3M, realizzata grazie alla collaborazione con il Comune, un progetto che “rende omaggio all’attività di Lanfranco Colombo, fondatore della prima galleria europea totalmente dedicata alla fotografia. Nei suoi trent’anni di storia, il Diaframma è stato un riferimento importante per la crescita della cultura fotografica italiana e qui hanno esposto in un panorama che accosta generi e stili diversi, autori già famosi come Berengo Gardin e Davide Mosconi e altri allora emergenti come Gabriele Basilico, in una voluta eterogeneità che ha permesso a un vasto pubblico di avvicinarsi alla fotografia.
Nelle stesse date, la mostra “Il Diaframma” sarà declinata e proposta in formato cartolina presso alcuni negozi del centro storico di Monza. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con photoSHOWall e con Confcommercio – Associazione Territoriale di Monza, consentirà a un ampio pubblico di godere delle immagini dei più grandi autori della storia contemporanea.
Photofestival 2023: “Morale Surreale” al cinema Capitol
Negli stessi giorni “Morale Surreale” di Simone Bolandrini sarà ospitata dal cinema Capitol Spazio Anteo di via Pennati (inaugurazione 14 ottobre alle 18, poi lunedì-domenica 15-22): “Un percorso a metà tra fotografia e manipolazione digitale che permette di vedere altri mondi accedendo però sempre a una morale, a una lezione o a una riflessione che varia al variare dello sguardo di chi osserva, stimolato dalla straordinarietà delle situazioni rappresentate. Bolandrini sovrappone più fotografie che insieme creano un’esperienza visiva unica. Lo stile surrealista delle immagini dà vita a situazioni apparentemente impossibili che mantengono comunque una sensazione di realtà, come se l’autore avesse immortalato la scena dal vivo”.
Photofestival 2023: la natura in movimento di Giudici da Artista
Ma non è tutto: già dal 15 e fino al 23 settembre lo spazio Artista di vicolo Lambro 1, sempre a Monza, ospita “Impressioni. La natura in movimento”, con le opere di Giuseppe Giudici (inaugurazione 16 settembre alle 18, poi giovedì-venerdì 18-20, sabato 16.30-19, domenica 10.30-12 e 16.30-19, donazione da 5 euro).
“Sono tanti i percorsi che si possono scegliere per raccontare la natura e Giudici costruisce una dimensione sospesa, con immagini sfumate quasi a ridurre all’essenziale la realtà. Lo sguardo si muove fra boschi, foreste, sentieri, acque immobili e vibranti attratto da un effetto pittorico, pennellato, frutto dell’uso della tecnica del mosso. L’effetto che raggiunge l’osservatore richiama le tele degli impressionisti, con i colori che si fondono gli uni negli altri. È come se la vista perdesse chiarezza per proiettarsi in un’altra visione, quella delle emozioni e del cuore”.