«Non voglio fare il paladino della giustizia, è semplicemente uno sfogo ironico su certi atteggiamenti superficiali, sperando di generare qualche riflessione». Il cantautore Mattia Pirrotta racconta così il nuovo singolo da pochi giorni pubblicato online a distanza di un anno da “Non ti dimenticherò”.
Si intitola “Volevo fare il cantautore” ed è «un brano dove esprimo senza troppi peli sulla lingua il mio punto di vista: ho scelto di scrivere il testo su un giro semplice ma coinvolgente. L’esigenza è nata soprattutto perché io stesso sono stato protagonista di alcuni episodi citati nel brano”. Che partono, probabilmente, dall’essere profondamente legato alla dimensione pop, folk e cantautoriale quando il mondo della musica chiede alla sua generazione trap e rap.
“Io volevo fare il cantautore/ ma purtroppo ho smesso di fumare” dicono i primi versi della canzone che vengono presto ripresi da “Io volevo fare il cantautore/ ma non ho il giusto timbro di voce/ quindi adesso ricomincerò a fumare/ finché ogni singola nota/ sarà storta sarà offesa/ e dovrò piantarmi in gola un autotune”, cioè il software nato per correggere in diretta l’intonazione di un cantante, ma anche per creare effetti distorsivi: quelli trap, appunto.
Il tema: il mondo della musica, passato dalla lente dell’ironia “ per le superficialità addossate al mestiere del cantautore, incrociando temi che vanno dalla vita sociale ai luoghi comuni alla politica”. Testo e accordi sono stati composti da Mattia Pirrotta, batteria da Matteo Consonni, che hanno inciso a GoldenEye Studio di Cesano.
Pirrotta, nato nel 1993 e sanrocchino, ha iniziato a esibirsi nei locali brianzoli a 16 anni, arrivando col tempo a suonare tra i club, i festival e gli eventi delle diverse regioni italiane.