È un bilancio importante quello della mostra “Dal marmo al missile” che dalla fine di maggio a domenica è stata allestita da Fondazione di comunità Monza Brianza nelle due sedi dell’Orangerie e dei Musei civici di Monza. I numeri sono da record: 20mila visite complessive, per ora il risultato più importante del progetto Artgate di Fondazione Cariplo che ha attraversato quasi tutte le province lombarde. Meglio di Mantova, meglio di Bergamo.
Ventimila visitatori in 104 giorni, ma anche 33 visite guidate gratuite, 24 laboratori e 25 eventi collaterali in una «sinfonia», come dice Forlanelli, che ha visto il coinvolgimento di 22 enti e 16 organizzazioni no profit. Non è mancata l’attenzione nei confronti dei più giovani con 46 studenti del Frisi e del Nanni Valentini che hanno partecipato ai progetti di alternanza scuola lavoro e 3 studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Brera in tirocini curriculari.
«Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti, perché riuscire a mettere in rete così tante realtà (incluso il Cittadino, media partner dell’iniziativa, ndr), creando sinergie di così alto livello, è uno dei principi, e degli obiettivi, che anima il lavoro quotidianamente svolto da una Fondazione di Comunità come la nostra.
La mostra «ha raggiunto il suo obiettivo – spiega Giovanna Forlanelli, consigliere d’amministrazione di Fondazione di comunità Monza Brianza – Cioè parlare del territorio al territorio. Ed è questo il senso della partecipazione, quella delle associazioni, dei ragazzi, gli industriali. Una mostra che è stata capace di parlare a molti pubblici differenti».
Compresi gli ospiti del Paese ritrovato, persone che soffrono di Alzheimer che hanno visitato il Serrone, «forse la prima iniziativa di questo genere in città».
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