Seregno, appello dei suoi frequentatori: il cinema Roma riapra i battenti

L'associazione Amici del cinema Roma è tornata a far sentire la sua voce, a 2 anni e mezzo di distanza dalla chiusura, nella speranza che si arrivi ad una ripresa dell'attività
L’ingresso del cinema Roma, con i bigliettini lasciati dagli utenti nostalgici

«Ci stiamo impegnando per sollecitare una riapertura, nel solco di quanto già fatto all’indomani della chiusura nell’autunno del 2021. L’obiettivo è avere nel centro della città un cinema che possa affiancare il teatro San Rocco, perché riteniamo che una sola attività di questa tipologia non sia sufficiente. Il Roma, accanto ad un’egregia attività culturale, ha sempre avuto un ruolo sociale. L’utenza ci andava anche per incontrare altre persone, al di là della programmazione. Per questo, manca a molti». Piergiuseppe Sciotti riassume così il punto di vista dell’associazione Amici del cinema Roma, che in questi giorni è tornata a far sentire la sua voce, a 2 anni e mezzo di distanza dalla cessazione dell’attività del polo culturale di via Umberto I. «Il Roma -prosegue- aveva la capacità di attirare persone da fuori Seregno, come le attività commerciali del centro, di cui era complementare. L’amministrazione dovrebbe inserirsi in questo solco, per consentire al centro di avere di nuovo un’attività culturale che completi quella degli esercizi commerciali. Seregno deve pretendere di più di un orizzonte limitato a bar ed un’inflazione di franchising di biancheria intima».

Cinema Roma: serve una soluzione che non penalizzi il privato

Il ragionamento quindi continua: «L’idea è di verificare se la proprietà dello spazio sia disponibile ad una mediazione, che possa consentire la riapertura del cinema, non necessariamente con l’operatore precedente, che pure secondo noi ha lavorato molto bene. Non si tratta di espropriare nulla, né di penalizzare il privato. Anzi, auspichiamo una soluzione nell’interesse di tutti. Sappiamo che la proprietà vuole massimizzare, come è giusto, e che nella precedente legislatura i suoi tecnici si erano seduti al tavolo con l’assessore alla pianificazione territoriale Claudio Vergani, abbozzando un progetto, purtroppo mai depositato, allo scopo di permettere la ripresa dell’attività. In extremis, poi, il dialogo si è interrotto, forse perché c’era l’appuntamento con le elezioni e si è voluto aspettare per capire cosa sarebbe successo. Oggi sappiamo come sono andate le amministrative e chiediamo la ripresa di un confronto. Contiamo che l’amministrazione non si fermi alla mera volontà della proprietà di tenere tutto chiuso».

Cinema Roma: l’idea di un progetto culturale ad ampio respiro

La chiosa guarda al futuro: «Pensiamo che in maggio potremmo proporre in via Umberto I qualche iniziativa di sensibilizzazione, come una proiezione all’aperto, chiudendo temporaneamente un tratto della strada. Il cinema è sempre stato un interlocutore anche per il mondo culturale, non solo quello della sinistra, come si è spesso detto cadendo in errore, e vogliamo che torni ad esserlo. Sarebbe bello stimolare la nascita di un progetto di cinema diffuso, comprendendo il teatro San Rocco, il Movie Studio e gli spazi musicali, per offrire una proposta variegata, degna di una città che, rispetto ai centri limitrofi, è sempre stata un punto di riferimento sovracomunale».