A due settimane di distanza dalla prima della Scala di Milano c’è un altro grande teatro che apre la stagione: è il Bolshoj di Mosca, che arriva a Monza in una mostra agli appartamenti del primo piano nobile della Villa reale.
“Fantasie teatrali. Dalla collezione del Museo del Teatro Bolshoi”: dipinti, costumi teatrali, fotografie storiche, bozzetti di scenografie e costumi che raccontano la storia dell’istituzione russa e lo fanno in prossimità di un’occasione speciale, il centesimo anniversario della fondazione dello spazio museale.
Sono cinquantadue opere e oggetti distribuiti lungo il percorso degli appartamenti reali che raccontano la storia del teatro, uno dei più blasonati al mondo soprattutto per la compagnia di balletto, in un progetto realizzato in collaborazione con la Reggia di Monza.
Il progetto peraltro raddoppia l’alleanza culturale tra il capoluogo brianteo e la capitale russa: al Serrone prosegue infatti la mostra “Un Nuovo Volo su Solaris. Nuova traiettoria” con le opere delle collezioni del museo Az, sempre di Mosca. Sono dipinti e sculture dell’epoca in cui Andrej Tarkovskij ha girato il film tratto da Stanislaw Lem e che raccontano il Rinascimento sovietico tra gli anni Sessanta e Ottanta del secolo scorso, con gli artisti e gli scrittori che cercavano di dirottare rispetto alle politiche culturali del socialismo reale. “Si trattò, senza dubbio, di un nuovo fiorire della pittura, della grafica e della scultura d’avanguardia, oltre che del cinema” aveva ricordato la Villa reale, che oggi spiega invece come il nuovo progetto espositivo all’interno della Villa racconti “gli oltre 240 anni di storia dell’illustre teatro che ha ospitato e continua ad ospitare, balletti, opere, artisti, coreografi e musicisti di fama mondiale. Sala dopo sala, attraverso un susseguirsi di opere si ripercorre il passato, il presente e il futuro del teatro attraverso l’evoluzione dell’arte della scenografia russa”.
«È per me un onore ospitare questa mostra negli appartamenti reali, che inaugura la prestigiosa collaborazione con il museo del teatro russo» ha dichiarato il direttore generale della reggia, Piero Addis, per il quale l’iniziativa «rileva il sottile legame tra arte e teatro attraverso dipinti, bozzetti di scenografie e costumi che illustrano la forza intrinseca degli spettacoli».
Dopo l’inaugurazione di mercoledì 19, la mostra è aperta fino al 24 febbraio da martedì a domenica (10-19, la biglietteria chiude un’ora prima). L’ingresso costa 10 euro l’interno, 8 il ridotto per convenzioni e gruppi di almeno quindici persone. Biglietti speciali a 4 euro per scuole e minori di 18 anni e 8 euro dai 19 ai 25 anni compresi; gratuito per minori di 6 anni, disabili e un accompagnatore, tesserati Icom.
La mostra del Serrone prosegue invece fino al 31 dicembre. In questo caso gli orari sono da martedì a venerdì dalle 10 alle 19 e sabato e festivi dalle 10 alle 19.30. Biglietto intero a 8 euro e ridotto a 6, gratis per minori di 6 anni, disabili e un accompagnatore.