Cambia la formula ma non lo spirito: Ring rap poetry slam rimane il torneo di “parola parlata” che fa incontrare (anche nel senso di boxe) il mondo della poesia con quello del rap, sotto l’ala protettrice del pugilato, da sempre “la nobile arte”.
Due appuntamenti per arrivare alla finale di giovedì 17 aprile: giovedì 20 febbraio e tra un mese, il 20 marzo, alla vigilia della giornata mondiale della poesia. Il ring del titolo, per chi si fosse perso le prima due edizioni, è un ring in senso stretto: uno spazio delimitato dentro il quale gli sfidanti devono stare per aggiudicarsi i round. La formula, appunto, modificata: si tratta sempre di improvvisazione, su temi e generi proposti dal pubblico, ma l’accento va sulla co-creazione più corale possibile (e infatti è l’edizione “Chorus”). E il pubblico, scrivono gli organizzatori Mille Gru e PoesiaPresente, è “chiamato a sua volta a mettersi in gioco non solo votando le performance migliori, ma anche creando una poesia estemporanea corale”.
Monza è Ring rap poetry slam: la prima sfida al Binario 7
La prima serata di giovedì 20 febbraio, inizia alle 20.30 al teatro Binario 7 di Monza. In gara per la squadra “Siena” Francesco Burroni, Chiara Savoi e Gaia Del Vecchio, per la “Crema” Stefano Goldaniga, Jabulani e Simone Zattera, per la “Firenze” Marco Dell’Omo, Luca Bernardini e Andrea Mitri. C’è un ospite speciale, e di peso: Lello Voce, il performer che ha esportato in Italia il poetry slam, che partecipa con un reading tratto da “Razos” (pubblicato da La Nave di Teseo, 2023) una riflessione sulla parola e sulla stratificazione del testo poetico che si rifà alla tradizione delle razòs medievali.
Sedere per una delle tre sere tra il pubblico di Ring rap poetry slam costa 10 euro, il pacchetto per l’intero torneo 24, in un progetto realizzato in collaborazione con Teatro Binario 7, con il contributo di Fondazione della Comunità di Monza e Brianza e per partner Lips (Lega italiana poetry slam, Poetry slam Lombardia, I Colpitori): l’ideazione e direzione artistica è di Dome Bulfaro, la regia di Enrico Roveris, suono di Mattia Marangi e coordinamento di Simona Cesana.
“Lo spettacolo del Ring rap poetry slam è un mix di sperimentazione, sfida, musica, sorrisi, amicizia, riflessioni, adrenalina, sport, arte… per esplorare affinità, differenze e stereotipi da sconfiggere facendo comunità sul ring della poesia”.
Monza è Ring rap poetry slam: la seconda sfida e la finale al Binario 7
Dopo l’esordio c’è la seconda seminfinale, in programma appunto il 20 marzo, quando in gara (alle 20.30, sempre Binario 7 a Monza) per l’Aquila ci saranno Matteo Di Genova, Viola Margaglio, Federico Colapicchioni, per il Vigentino Milano Isabella Cremonesi, Lorenzo Pappalardo e Carlo Pignataro, per la squadra Mi Bo Ve Antonio Amadeus Pinnetti, Mc Nill e Francesca Pase. Quella sera, special guest, Ora, collettivo sonoro di Trieste, finalista alla XII edizione del Premio Dubito di poesia con musica.
Si passa poi alla finale, in agenda per il 17 aprile sempre al Binario 7 e sempre a partire dalle 20.30. Quel giorno sul palco le quattro migliori squadre delle due semifinali e poi per ospite speciale Gloria Riggio, campionessa italiana di poetry slam 2023, la più giovane e la prima autrice donna nella storia nazionale.