Monza e il liceo Zucchi da romanzo: i misteri e la città nei libri del prof Pilotti

Il professore monzese Marco Pilotti è in libreria con il suo primo romanzo edito da Echos Edizioni. E ha già dato alle stampe il secondo libro.
Monza Marco Pilotti
Monza Marco Pilotti

Il furto della corona ferrea, un mistero da risolvere, oscure figure legate alla massoneria. Gli ingredienti c’erano tutti per fare di “Il caso serio della corona” una spy story avvincente. Mancava solo un editore che volesse scommettere sull’opera prima di un esordiente. A quattro anni dalla prima pubblicazione Marco Pilotti è approdato in libreria con il suo primo romanzo edito da Echos Edizioni.

Il libro, nato nei mesi della pandemia, è ritornato sulla scena grazie anche alla partecipazione all’ultima edizione del Salone del libro di Torino. E mentre il pubblico (ri)scopre la vicenda avventurosa del furto del diadema conservato in duomo, Pilotti ha già dato alle stampe il suo secondo libro “Sono Monica.

Monza e il liceo Zucchi da romanzo: protagonisti un sacerdote insegnante di religione e un suo alunno

«Si tratta di due storie molto diverse – racconta – ad accomunale è l’ambientazione. Ho scelto di raccontare Monza anche in questo secondo libro, e ho citato alcuni personaggi del primo in questo ultimo lavoro». Se il protagonista del primo romanzo era un sacerdote, insegnante di religione al liceo Zucchi (anche Pilotti insegna religione alla scuola Salvo D’Acquisto), quello del secondo libro è un alunno proprio di quel sacerdote. «Chi conosce Monza e soprattutto le vie del centro storico, si troverà perfettamente nelle descrizioni delle strade in cui si svolge la storia di questo ragazzo, tra il duomo, il ponte dei leoni e piazza Trento e Trieste. Ma per non soffocare la trama in queste poche vie ho introdotto anche scene ambientate all’estero, a Boston dove il ragazzo va perché vince una borsa di studio, così come avevo fatto anche nel primo romanzo dove avevo citato l’Irlanda e Gerusalemme».

Monza e il liceo Zucchi da romanzo: due lavori diversi legati dal comune denominatore della scuola

Il secondo lavoro di Pilotti è già disponibile nelle librerie. La prima presentazione al pubblico è in programma per il 6 dicembre, alle 20.30 in sala Maddalena. Comune denominatore dei due lavori è il liceo Zucchi, e proprio per rendere omaggio alla storica scuola di Monza Pilotti ha chiesto agli allievi del liceo musicale di accompagnare la sua presentazione in sala Maddalena.

Se il primo romanzo era una spy story, per il secondo è lo stesso autore a non riuscire a trovare una esatta collocazione. La storia inizia con una mail ricevuta dal 1989 al computer del protagonista, arrivata grazie a una distorsione spazio temporale. Da questo contatto casuale e impossibile nasce il dialogo tra il protagonista e una ragazza sua coetanea distante 35 anni: «La scrittura resta un bellissimo hobby, che incastro tra gli impegni della famiglia e quelli di scuola».