Mezzago sul fronte occidentale Modena City Ramblers al Bloom

Venerdì 3 maggio al Bloom di Mezzago tornano i Modena City Ramblers. «Per due ore di concerto molto tirate» racconta Massimo “Ice” Ghiacci. È il tour del nuovo “Niente di nuovo sul fronte occidentale”.
Modena City Ramblers al Bloom di Mezzago nel 2010
Modena City Ramblers al Bloom di Mezzago nel 2010

«Come sarà? Direi due ore molto tirate». Perché sul palco tornano i Modena City Ramblers e il verbo è quello del “combat”. Puro. L’appuntamento è al Bloom di Mezzago venerdì 3 maggio, a tre anni dall’ultima volta e dopo esserci passati nelle vicinanze (al Live di Trezzo). Nel 2010 era stato un tutto esaurito, come quindici anni prima. Nel ’95, praticamente agli esordi (leggi).

«È una grande soddisfazione, torniamo in un locale che ci aveva visto muovere i primi passi e che per noi rimane importante proprio perché con un paio di concerti ci permise di legittimarci». È il bassista storico Massimo “Ice” Ghiacci a raccontare in che modo andrà in scena il nuovo doppio album “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, uscito a febbraio (leggi).

«È un album dalla doppia anima – racconta – e con varie possibilità di lettura, che ci permette di esplorare aspetti differenti del nostro fare musica. Per le date invernali del tour, nei club, abbiamo scelto di privilegiare quella più “da battaglia”, tosta, aggressiva, sudata. Mescoleremo le canzoni nuove a quelle storiche, cercando di intrecciarle in un percorso di ascolto alle tematiche e ai contenuti che ci identificano. In estate daremo più spazio all’aspetto folk e giocoso, poi però ci piacerebbe andare nei teatri per far uscire anche l’anima più riflessiva e di approfondimento».

“Niente di nuovo sul fronte occidentale” è il terzo album in tre anni dopo “Sul tetto del mondo” (2011) e il progetto collettivo “Battaglione alleato”. Il tredicesimo in carriera. «Un disco molto importante, nato da un impegno compositivo notevole – continua Ghiacci – che merita di essere suonato e vissuto dal vivo».

Allora dentro in scaletta le nuove “Occupy World Street” o “ È primavera”, oltre alla canzone che dà il titolo all’album. «“Occupy” ci permette un piccolo gioco di parole per fare riferimento al movimento statunitense che porta con sé, forse per la prima volta, proposte che fanno pensare che le cose possono essere cambiate. In ogni angolo di mondo, dove c’è democrazia, esiste uno spazio che va occupato per essere protagonisti in prima persona. Come “È primavera” che cita la rivoluzione araba dei gelsomini, un forte segnale di cambiamento che molti hanno pagato col sangue. Pur in una situazione cambiata, oggi, continua a fare riferimento alla necessità di non alzare bandiera bianca, non arrendersi. Perché quella sarebbe la vera sconfitta».

Nonostante la crisi, generale e generalizzata dalla politica all’economia, continua quindi a valerne la pena? «Per noi vale la pena continuare a parlare, a confrontarci col pubblico attraverso temi legati alla vita, al presente, alla memoria. Motiviamo un confronto attraverso le canzoni: non sta a noi dare risposte, noi diamo gli elementi per porsi delle domande».

Attraverso la storia d’Italia, i protagonisti della Resistenza, i fatti di cronaca o i personaggi che meritano di essere raccontati. E se musicalmente negli anni il folk irlandese ha conosciuto le musiche del mondo, dal punto di vista dell’impegno i Modena City Ramblers non hanno mai abbandonato la trincea. In prima linea nella battaglia contro le mafie (nell’impegno con Libera), le ingiustizie, gli abusi, per la solidarietà.

E solidale è il prossimo progetto in cantiere. Che non è (ancora) un nuovo disco, ma una collaborazione con Coop per aiutare l’Emilia colpita dal terremoto. Un libro-cd che oltre ai Modena coinvolgerà altri musicisti emiliani e gli studenti delle scuole. Un progetto ancora in evoluzione per arrivare a ricostruire i luoghi della cultura.

Intanto c’è il concerto del Bloom: venerdì 3 maggio dalle 23 (alle 20 apertura biglietteria, alle 22 apertura porte) con i live di Bim Bum Band e Daniele Contardo. Ingresso 12 euro.