«Se guardo giù dal balcone mi vengono le vertigini, ma a 8 metri da terra, sul palco, mi sento a casa». Valeria Bonalume, l’arcorese campionessa italiana di pole dance e finalista ai mondiali, sorride delle sue piccole follie parlando da Sanremo. Ha risposto al telefono tra i mille impegni, d’altra parte in una settimana di interviste ne ha fatte a mazzi. Nella città dei fiori l’ex ginnasta arcorese è stata unica performer nel Gran Galà della stampa che ha aperto la settimana del Festival della canzone italiana e poi ospite di tanti eventi collaterali.
La sua esibizione ha come al solito incantato il pubblico ancora un po’ sorpreso, forse, nello scoprire quanto spettacolo e quanta preparazione atletica si nascondano dietro a una disciplina a lungo sottovalutata.
La formazione da danzatrice di Valeria Bonalume aggiunge quel tocco unico che da tempo la sta facendo rimbalzare tra show in mezzo mondo ed esibizioni televisive.
Una pioniera della pole dance che ha all’attivo partecipazioni a “Ballando con le stelle” o a “Italia’s got talent”, ma che a Sanremo ha trovato una dimensione ancora sconosciuta: «Questo è un palcoscenico vivo, in continua evoluzione, succede di tutto. Incontri improvvisi, esperienze diverse. Faccio interviste dalla mattina alla sera e lavoro fino alle 3 di notte, una vera baraonda che ti regala grandi emozioni».
Come quelle che lei regala ai suoi spettatori. Ancora di più da quando ha portato in Italia una versione particolare della pole dance, chiamata flying pole, ovvero “palo volante”.
Video dal canale Youtube ufficiale di Valeria Bonalume
Le evoluzioni ruotano intorno a un palo ancorato in un solo punto, quindi in parte fluttuante. La ginnasta ricama acrobazie a otto metri da terra e la sua unica rete di sicurezza sono le sue forze e il completo dominio che ha del proprio corpo. Da qualche tempo organizza corsi di questa disciplina che appassiona sempre più anche la gente comune: tra i suoi allievi non mancano uomini e signore mature.
La carriera di Valeria Bonalume in qualche modo è cominciata ad Arcore, nella ginnastica ritmica della Casati. Poi è arrivato l’amore per la danza e Valeria ha studiato e preso il diploma di Tersicorea lirica e di istruttrice. La formazione è proseguita lungo due binari che si sono incontrati nella pole dance che l’arcorese interpreta in una versione acrobatica e sinuosa come il suo fisico: muscoli d’acciaio e grazia da farfalla.
Il curriculum è di rilievo: campionessa italiana di pole dance 2011 e 2012, campionessa italiana pole gym double 2013 e finalista ai mondiali di Londra e Budapest. Organizza performance nei luoghi più impensabili ed è protagonista e modella in videoclip musicali. Ha lavorato per marchi celebri come Ferrari, Ducati, Lancia, Volkswagen, Fiat, Alfa Romeo.
Quando non viaggia per lavoro, vive a Torino ma un angolo del cuore è ancora arcorese. Torna in città per incontrare i familiari per poche ore, quelle che ruba agli allenamenti e all’insegnamento. Nel 2014 si è incontrata con la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra Matteo Morandi, signore degli anelli, anche lui ex della Casati. I due si sono allenati insieme al PalaUnimec, posando per il calendario benefico di un’associazione cittadina.