Arcore rivive un pezzo di storia grazie alla mostra “La famiglia Tomaselli tra fede, scienza e patria”. Giovedì mattina in Comune è stata presentata l’iniziativa da parte dell’amministrazione locale in collaborazione con l’accademia di Brera, l’associazione “Natura e Arte” e la civica fondazione asilo San Giuseppe. Questo evento che verrà ospitato il prossimo 10 ottobre alle scuderie di Villa Borromeo con l’inaugurazione alle ore 17 (mentre alle 17.30 verrà presentato il libro “Milano, l’avventura di una città” di Marta Boneschi), è stato possibile grazie al lavoro di Marco Penati membro del cda della scuola materna che ha ritrovato ben 14 quadri della famiglia Tomaselli proprio nell’asilo, ospitato oggi nella casa dove un tempo risiedeva la dinastia che ha vissuto ad Arcore tra la seconda metà dell’800 e il 1949. «Abbiamo ritrovato questi quadri in una soffitta dello stabile – ha raccontato Penati – e per sei mesi abbiamo cercato di ricostruire con attenzione la storia di queste opere che appartengono alla famiglia Tomaselli- Sabaino (le due famiglie si erano legate in matrimonio, nda) erano stati nascosti per evitare dei furti che erano stati perpetrati una decina di anni fa».
Il titolo della mostra non è casuale: infatti nella dinastia arcorese non sono mancati preti, medici e combattenti. Addirittura il capostipite Cesare Tomaselli fu per oltre 30 anni sindaco del paese. «Parliamo di opere che hanno un grandissimo valore affettivo e che incarnano la storia del nostro territorio- ha aggiunto l’assessore alla Cultura Paola Palma -. Inoltre organizzeremo dei laboratori per i bimbi della scuola dell’infanzia, che dovranno riprodurre le opere che saranno esposte». La mostra rimarrà aperta fino a domenica 18 ottobre, ma il sindaco Rosalba Colombo guarda oltre. «L’obiettivo rimane quello di recuperare villa Borromeo – ha dichiarato il primo cittadino – proprio per ospitare in modo permanente queste opere, che raccontano storie della nostra comunità». Alla mostra aderiscono la Provincia di Monza, Regione Lombadia, la Camera di Commercio di Monza e il Ministero dei Beni Culturali.