Opporsi al fascismo e dimostrarsi contrario, non solo con le parole, ma anche con la vita. Fino al punto di perderla per restare coerente con le proprie idee. Lunedì 17 febbraio alle 21 al Circolo culturale Pro Desio (via Garibaldi, 81, a Desio, ingresso gratuito con prenotazione a circoloculturaleprodesio@gmail.com circoloculturaleprodesio.it) sarà ricordata la figura dimenticata di don Giovanni Minzoni (1885-1923). A tratteggiare la sua figura, arriveranno a Desio don Andrea Turchini, assistente generale Agesci, della Commissione per la beatificazione e Carla Bianchi Iacono, cultrice di Storia contemporanea all’Università statale di Milano. Intermezzo musicale di Agostino Migone e Fabio Bigatti.
Desio ricorda la figura di don Giovanni Minzoni: ucciso a meno di un anno dalla Marcia su Roma
La coesistenza tra il giovane sacerdote e il regime nascente si dimostrò impossibile fin dai primi momenti: era il 31 ottobre 1922 quando Vittorio Emanuele III incaricò Benito Mussolini di formare il suo primo governo, dopo la Marcia su Roma. Meno di un anno dopo, la sera del 23 agosto 1923, alle 22.30, mentre stava rientrando in canonica in compagnia del giovane parrocchiano Enrico Bondanelli, don Minzoni fu aggredito da due squadristi, Giorgio Molinari e Vittore Casoni, facenti capo al futuro console della milizia Italo Balbo. Colpito alle spalle con sassi e bastoni, l’aggressione fu tale da provocargli la frattura delle ossa del cranio. Morì ad appena 38 anni.
Desio ricorda la figura di don Giovanni Minzoni: incompatibilità tra fede cristiana e totalitarismo
Poco prima don Minzoni era riuscito a pronunciare parole eloquenti: «Quando un partito (quello fascista) quando un governo, quando uomini in grande o in piccolo stile denigrano, violentano, perseguitano un’idea, un programma, per me non vi è che una soluzione: passare il Rubicone e quello che succederà sarà sempre meglio che la vita stupida e servile che ci si vuole imporre». La figura di don Giovanni Minzoni resta un esempio dell’incompatibilità tra la fede cristiana, il fascismo e ogni forma di totalitarismo.