Biassono, il Museo Civico dedica a Villa Verri una pubblicazione a cura del Gral

Gianfranco Pertot ha redatto i testi sulla storia dell'edificio, che oggi è la sede degli uffici comunali. Prezioso è il contributo dei fondi fotografici
Una veduta aerea attuale di Villa Verri

Una nuova pubblicazione per raccontare gli oltre trecento anni di Villa Verri, oggi sede del Comune di Biassono, ma fin dalla metà del Settecento dimora di campagna per i nobili milanesi. Si intitola “Le identità perdute della villa dei Verri a Biassono” il volume pubblicato dal Museo civico Verri di Biassono e curato dal Gral (Gruppo di ricerche archeostoriche del Lambro). Un’opera che raccoglie i documenti, le foto e le illustrazioni dalla fondazione della villa fino ai giorni nostri, redatta da Gianfranco Pertot. Oltre duecento pagine riccamente illustrate che riproducono, tra l’altro, le trascrizioni degli inventari e delle descrizioni dei locali, redatte in tre diverse annate: 1692, e poi nel 1752 e ancora nel 1783.

Villa Verri: i fondi fotografici impreziosiscono il testo

Una stanza da letto di fine Ottocento

A impreziosire il lavoro anche rari fondi fotografici che mostrano come era la villa a fine Ottocento e appena prima dell’avvio dei restauri negli anni Cinquanta del secolo scorso, che hanno cancellato per sempre tutte le decorazioni pittoriche interne, realizzate in gran parte dai fratelli Galliari e l’assetto planimetrico distributivo. «Accurate ricostruzioni grafiche, redatte sulla scorta dei documenti di archivio, consentono di immaginare come si svolgeva la vita nel fastoso complesso, dove trascorsero parte della loro esistenza Gabriele Verri e i suoi quattro figli: Pietro, Alessandro, Giovanni e Carlo a cui è intitolato il museo civico», spiega Diego Colombo, del Gral, che ha curato con Gabriella Nicoli il progetto grafico e l’impaginazione del volume.

Villa Verri: il testo è scaricabile dal sito del Museo Civico

Un sovraporta di fine Ottocento

L’opera è attualmente disponibile nella versione digitale e scaricabile (gratuitamente) direttamente dal sito del Museo Verri (museobiassono.it) nella sezione pubblicazioni libri. A breve -assicurano i volontari dell’associazione- il libro sarà disponibile anche in versione cartacea direttamente in museo, in via San Martino 9. Sedici capitoli, che si completano con una sezione dedicata al glossario, bibliografia, indice dei nomi di persona e delle istituzioni e dei luoghi. Il volume si apre con una presentazione della famiglia Verri, originaria di Vedano al Lambro, e poi l’avvio del primo nucleo della villa a Biassono, fino alla dimora di Giovanni Verri, nel 1692. Particolarmente ricca la straordinaria documentazione fotografica che ripropone non solo le decorazioni pittoriche e gli affreschi, ma anche gli arredi dai letti ai tavoli ai tendaggi. E poi le foto delle cancellate che portavano nei giardini e le mappe catastali dell’intero compendio di Villa Verri.

Villa Verri: il finale racconta un epilogo doloroso

Il cancello verso il paese a fine Ottocento

Un racconto accurato e dettagliatissimo che si conclude con quello che l’autore definisce «doloroso epilogo», la cessione della villa e l’insediamento, a metà degli anni Sessanta del Novecento, degli uffici comunali. Un’opera imperdibile per gli amanti della storia locale e dell’epopea di una delle famiglie più influenti della sua epoca, raccontata attraverso la loro storica dimora.