Arte: successo per Shifter Pellucchi a Meda

Successo di pubblico per la mostra personale dell’artista seregnese Sara Shifter Pellucchi a Meda.
Meda mostra Pellucchi Sara
Meda mostra Pellucchi Sara

Successo di pubblico per la mostra personale dell’artista seregnese Sara Shifter Pellucchi, fino al 26 marzo in sala civica Radio a Meda in collaborazione con l’assessorato alla cultura e l’associazione “Amici dell’Arte”, organizzatori dell’evento.

Arte: successo per Shifter Pellucchi a Meda, una sessantina di lavori

Pellucchi ha esposto una sessantina di lavori collocati sui due piani della sala. Una  produzione completa, tra quadri, fotografie, installazioni, sculture, ma anche libri e oggetti di bigiotteria che hanno colpito per la sua  creatività oltre a ideare e curare il sito www.artovercovers.com, che si occupa di recensioni  artwork di dischi e locandine cinematografiche, analizzando in modo approfondito origine, realizzazione e significato.

Arte: successo per Shifter Pellucchi a Meda, il vernissage

Al vernissage erano presenti l’assessore alla cultura Fabio Mariani, il presidente di Amici dell’arte, Claudio Meneghetti, il critico Carlo Orsi, oltre a un buon  pubblico di estimatori e appassionati, tra cui la presidente della Pro Loco-Pro Meda, Valeria Meni. La personale dell’artista seregnese ha aperto la serie sei eventi artistici  promossi per l’anno in corso dall’associazione “Amici dell’arte” di Meda.

Successo per Shifter Pellucchi a Meda, arte minimale

Sara Pellucchi dialogando con il critico Carlo Orsi, ha presentato i suoi lavori spiegando come l’ispirazione per ciascuno di essi sia nata tra le mura di casa , in cui la fantasia è libera di spaziare e di assumere gli aspetti più svarianti. Oggetti e forme non sono rappresentativi della realtà e non alludono in modo diretto a sentimenti e stati d’animo, ma si muovono nello spazio dei quadri per raccontare percezioni, sensazioni e storie. L’arte della Pellucchi è volutamente minimale ma vuole esprimere concetti molto più ampi, legati all’intima essenza dell’essere umano, senza utilizzare la provocazione e volutamente evitando contenuti di natura politica e sociale. Orsi ha ribadito la coerenza del lavoro di Sara, che veicola domande ineludibili sul senso dell’esistenza, quegli stessi interrogativi che l’essere umano, fin  dalle sue origini, si pone. Gli stessi quesiti che i filosofi greci si erano posti 2500 anni fa. “La particolarità del lavoro della Pellucchi – ha proseguito Carlo Orsi – è la sua capacità di destare nello spettatore stupore nei confronti dei misteri dell’universo, senza però suscitare angoscia».