Arte, il Terzo paradiso di Pistoletto a Monza: l’infinito ricostruito nei Giardini reali con le panchine

Anche Monza ha il suo “Terzo Paradiso”. L’opera simbolo dell’artista Michelangelo Pistoletto è visibile da inizio settimana nei giardini della Villa reale.
Monza Villa reale allestimento mostra Pistoletto - foto Radaelli
Monza Villa reale allestimento mostra Pistoletto – foto Radaelli Fabrizio Radaelli

Dopo l’abbazia di Novalesa, la Reggia di Caserta, il campus di Matera, il bosco di Assisi e molte altre località del mondo anche Monza ha il suo “Terzo Paradiso”. L’opera simbolo dell’artista Michelangelo Pistoletto è visibile da inizio settimana nei giardini della Villa reale e non è passata inosservata.

Arte, il Terzo paradiso di Pistoletto a Monza: cento panchine in plastica riciclata

Si tratta di un’installazione di cento panchine in plastica riciclata sono state disposte proprio per formare il simbolo del Terzo Paradiso, una rivisitazione dell’infinito.
È una prima anticipazione della grande antologica che proprio in questi giorni si sta allestendo nelle sale del primo piano nobile e che si aprirà il 1 novembre e per un anno arricchirà il percorso di visita.

Monza Villa reale allestimento mostra Pistoletto - foto Radaelli
Monza Villa reale allestimento mostra Pistoletto – foto Radaelli

Tanta la curiosità tra i passanti già mercoledì mattina nel vedere sul prato sul retro della Reggia questa installazione che è ben leggibile nella sua forma inconfondibile dalle finestre del secondo piano della reggia. L’obiettivo è mettere presto delle piccole targhe su ogni panchina con un QR Code che rimanda all’opera del maestro dell’arte povera e alla mostra in corso.

«Una volta che la mostra sarà conclusa – spiegano al Consorzio – le panchine acquistate dalla Fondazione Pistoletto saranno donate al parco e saranno posizionate tra parco e giardini».

Arte, il Terzo paradiso di Pistoletto a Monza: che cos’è l’idea artistica e filosofica

Per Michelangelo Pistoletto il “Terzo paradiso” è un’idea artistica e filosofica che rappresenta l’equilibrio tra il primo paradiso (la natura incontaminata) e il secondo paradiso (il mondo tecnologico, artificiale e umano). In una reinterpretazione del simbolo dell’infinito il maestro aggiunge dunque uno spazio centrale , un terzo cerchio, che invita ad un nuovo stadio di civiltà capace di conciliare natura e artificio, promuovendo una convivenza armoniosa.

Il senso di unità e armonia è alla base anche della mostra “Ur-Ra – Unity of Religions – Responsibility of Art”, promossa e prodotta dal Consorzio Villa reale e Parco di Monza e Cittadellarte Fondazione Pistoletto con la curatela di Francesco Monico. Un percorso attraverso mezzo secolo d’arte del maestro che dialoga con gli spazi della reggia.

A 25 anni dall’inaugurazione del Lieu de recueillement et prière (Luogo di raccoglimento e preghiera) all’Istituto oncologico Paoli-Calmettes di Marsiglia, che riuniva in un unico ambito le maggiori religioni (Induismo, Ebraismo, Cristianesimo e Islam), Michelangelo Pistoletto prosegue nell’iniziativa di porre l’arte come strumento di dialogo interreligioso e interculturale.

Monza Villa reale allestimento mostra Pistoletto - foto Radaelli
Monza Villa reale allestimento mostra Pistoletto – foto Radaelli

Arte, il Terzo paradiso di Pistoletto a Monza: dall’1 novembre la mostra “multidimensionale”

Nei prossimi giorni saranno posizionate le bandiere delle religioni del mondo nella corte d’onore, ma per vedere le opere del maestro bisognerà attendere l’inaugurazione della mostra (per l’allestimento in corso, giovedì e venerdì gli appartamenti del primo piano non sono visitabili).

Nelle Sale della Villa reale saranno esposte le prime opere su tela del 1957 fino agli ultimi lavori in cui la spiritualità è chiaramente espressa. L’evento è concepito come un’esperienza multidimensionale che mette in relazione arte, spiritualità e religioni sullo sfondo dell’idea-impegno di Pistoletto della Pace preventiva, con lo scopo di far emergere il ruolo dell’arte come linguaggio universale, capace di promuovere armonia, convivenza pacifica e comprensione reciproca tra diverse culture e religioni.

L'autore

Il primo articolo a 13 anni e non ho più smesso. Al Cittadino dal 1992 ho scritto po’ di tutto con un amore incondizionato per Parco e Villa reale. Leggo molto e sono nella giuria del Premio Brianza.
Mi piace raccontare storie e possibilmente buone notizie. Le mie buone notizie sono i miei quattro figli e la nipotina!