Teatro: le Antigoni moderne a Monza, doppia replica al Binario 7

“La notte di Antigone": sabato (alle 21) e domenica (alle 16) sul palco del Binario 7 di Monza.
Teatro Antigoni
Teatro Antigoni

C’è l’Antigone resa immortale dalla tragedia di Sofocle. E poi ci sono le Antigoni moderne, donne forti e caparbie, che si battono con coraggio e determinazione per un diritto che viene loro negato.
Non è facile andare avanti, cercare la verità sfidando il sistema, anche quando si è spinte da un nobile sentimento: da un senso innato nei confronti della giustizia o dall’amore verso un fratello così come fece la figlia di Edipo. Riflette su questo lo spettacolo “La notte di Antigone” che sabato (alle 21) e domenica (alle 16) sarà portato sul palco del Binario 7 di Monza.

Teatro: le Antigoni moderne a Monza, dalla figlia di Edipo a Ilaria Cucchi

Un testo che vede Giacomo Ferraù nelle vesti di co-autore (con Giulia Viana e la consulenza di Carlo Guasconi) della drammaturgia, attore e regista. Un dramma che si ispira a Ilaria Cucchi con un racconto coraggioso ed emotivamente impegnativo. Un rapporto stretto tra la protagonista e il fratello, tanto inafferrabile nella vita quanto presente nella sua assenza. “Antigone” diventa la riflessione più lucida e profonda che sia mai stata scritta sul conflitto tra la legge privata dell’anima e la legge inamovibile dello stato. Antigone è colei che vuole dare sepoltura al fratello Polinice che si è comportato da nemico ed è stato ucciso dall’altro fratello Eteocle. Per questo è stato condannato a rimanere insepolto, alla mercé degli sciacalli e delle bestie feroci.

Teatro: le Antigoni moderne a Monza, la battaglia contro il Creonte di turno

La giovane donna si batte contro Creonte, il re di Tebe, alla luce del sole: lo fa mettendo in dubbio la sua parola e per questo viene imprigionata in una grotta. Creonte alza intorno a lei muri di silenzio, un abisso che la vuole isolare, così da limitarne l’azione. In seguito alle profezie dell’indovino Tiresia e alle suppliche del coro, Creonte decide infine di liberarla, ma è troppo tardi perché Antigone nel frattempo si è suicidata impiccandosi. Davanti a tanti ostacoli chi riuscirebbe a condurre una battaglia così estenuante contro il Creonte (interpretato da Enzo Curcurù) di turno? Domanda alle quali il pubblico cercherà di rispondere in un’ora di spettacolo tra flash back e realtà, racconti e ricordi, sipari metaforici e reali. Biglietti a 18 euro (intero), 12 (ridotto), 10 (Allievi Binario 7) e 6 euro (ridotto).