Successo al teatro San Rocco di Seregno per la serata con Federico Zampaglione

L'artista romano ha aperto la seconda edizione della rassegna "Il Circolo delle 12 Lune", promossa dal Comune di Seregno. Il 10 gennaio, chiusura con Niccolò Fabi
Federico Zampaglione, a sinistra, sul palco del teatro San Rocco, accanto a Marco Monina

Un Federico Zampaglione in forma smagliante ha inaugurato mercoledì 30 novembre, sul palco del teatro San Rocco di via Cavour a Seregno, la seconda edizione della rassegna “Il Circolo delle 12 Lune”, proposta dal Comune di Seregno, come invito alla riflessione partendo da un testo musicale nel periodo a ridosso delle festività natalizie. La serata, introdotta dal sindaco Alberto Rossi e dall’assessore alla cultura Federica Perelli, ha visto il polivalente artista romano, cantante, regista e scrittore, raccontarsi a cuore aperto, rispondendo alle domande di Marco Monina.

Zampaglione: la bellezza di potersi esperimere

«Chi fa questo mestiere ha il piacere di potersi esprimere -ha spiegato Zampaglione-. Io ho cominciato con la musica, ma ero cinefilo già da bambino, quando ero appassionato dal cinema che usciva dagli schemi. Ho sempre avuto la voglia di raccontare una storia per immagini». Ed ancora: «Quando ho cominciato a fare film, avevo alle spalle dischi di successo. Tutto è nato anche dalla voglia di abbandonare la mia comfort zone. La paura di non avere successo non deve diventare prioritaria. Io non ho mai avuto paura dell’insuccesso. Il successo non deve essere il solo traguardo da inseguire».

Zampaglione: il rapporto con il festival di Sanremo ed i giovani

Zampaglione, leader dei “Tiromancino”, è quindi tornato a concentrarsi sulla sua esperienza musicale, che lo ha visto impegnato anche al festival di Sanremo: «La prima volta ci andammo da giovanissimi, senza ambizioni. La casa discografica ci disse esplicitamente che la sua priorità era un’altra cantante. Invece, arrivammo secondi con un pezzo come sempre fuori dagli schemi, che conteneva una strofa difficile da affrontare, poiché rischiava di farti rimanere senza fiato. La seconda occasione fu nel 2008. Proponemmo una canzone molto forte, che parlava di un dirigente d’azienda che aveva licenziato trentacinque persone. Il brano non fu capito e ricevemmo molte critiche, tanto che al Dopofestival incorsi anche in una brutta figura, mettendomi a litigare. Lì mi sono allontanato per un po’ dalle scene e mi sono dedicato ad altro». Non è mancato poi un pensiero ai giovani: «La macchina dei talent è pericolosa. Oggi un disco di platino è un clic di platino, che non costa nulla. E, proprio perché non costa nulla, al primo clic non è detto che segua il secondo. Ci sono tanti giovani che si dedicano alla musica e questo è un bene, perché la musica aiuta a stare lontani dalla strada. Ma serve responsabilità da parte di chi sta loro intorno».

Zampaglione: ora il passaggio del testimone a Fabi

La seconda edizione della rassegna “Il Circolo delle 12 Lune” proseguirà ora martedì 10 gennaio, quando alle 21, sul palco del teatro San Rocco, a raccontarsi sarà Niccolò Fabi, altro cantante di scuola romana, che non ha certo bisogno di presentazioni. La serata sarà ad ingresso libero, anche se è consigliata la prenotazione sul sito www.12lune.it. Per informazioni, è possibile scrivere alla mail info.eventi@seregno.info.