Paolo Tomelleri torna in concerto a Monza per SLAncio, validi anche i biglietti del 2020

Il jazzista riprende il discorso interrotto due anni fa alla vigilia del concerto in sostegno della Rsd san Pietro-Progetto Slancio a causa del covid. Mercoledì 16 marzo, organizzano i Lions Club di Monza e Brianza
paolo tomelleri paolo tomelleri (da paolo tomelleri fan club su facebook)
paolo tomelleri paolo tomelleri (da paolo tomelleri fan club su facebook)

Torna a suonare a Monza il jazzista Paolo Tomelleri in un concerto organizzato per mercoledì 16 marzo dai Lions Club di Monza e Brianza a sostegno della Rsd san Pietro-Progetto Slancio. Lo spettacolo, dal titolo “All that Jazz – Cinecittà come Chicago”, che si terrà al teatro Manzoni con il contributo della Big Band di Luca Missiti e la voce di Celeste Castelnuovo, riprende idealmente le fila di due anni fa quando le restrizioni e il conseguente lockdown dovuti alla pandemia incipiente avevano cancellato la data già prevista.

Chi aveva acquistato i biglietti per quell’occasione potrà sostituirli chiamando lo 039 39051 (numero valido anche per le nuove prenotazioni) tutti i giorni dalle 10 alle 18.

Tomelleri, uno dei maggiori musicisti jazz ancora in attività (ha lavorato, tra gli altri con Jannacci, Tenco, Celentano, Reverberi, Gaber, Vanoni) proporrà un adattamento musicale di brani tratti da film italiani, opere di grandi musicisti quali Ennio Morricone, Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Armando Trovajoli, Piero Piccioni, Piero Umiliani e molti altri compositori.

“Anche quest’anno – afferma Sergio Pozzi, presidente del Lions Club Monza Parco – siamo in prima fila per sostenere una causa grande e benefica a sostegno delle persone malate di SLA e in stato vegetativo della Rsd San Pietro”.

All’iniziativa plaude e ringrazia il presidente della Cooperativa La Meridiana Roberto Mauri. “La pandemia – sottolinea – ha reso tutto più difficile. Le relazioni sono state messe a dura prova. I nostri malati, oltre che vivere una grande sofferenza, a causa di patologie come la SLA o come lo stato vegetativo, hanno visto ridurre la presenza e le visite dei propri cari. Gli operatori sanitari hanno svolto un lavoro encomiabile, al limite dell’eroico. Malgrado le diverse ondate di Covid19, non ci siamo mai arresi. Al contrario, abbiamo deciso di rilanciare e di attivare nuovi progetti in modo da sostenere le persone del Progetto SLAncio e migliorare, per quanto possibile, la loro qualità della vita. La rivista Scriveresistere, il primo magazine al mondo scritto con gli occhi, è una grande opportunità per le persone malate di SLA di comunicare e di mettersi in relazione con il mondo.”