Monza, la Befana come Dylan Dog Lezioni di fumetto con Lola Airaghi

All’arengario di Monza un laboratorio speciale e gratuito organizzato dal Comune e dalla Fondazione Franco Fossati in occasione della mostra “Raccontare il Natale”: lunedì 6 gennaio “Fumettiamo la Befana” insieme a Lola Airaghi.
L’illustrazione di Lola Airaghi per la mostra “Raccontare il Natale” all’arengario di Monza

C’è un bambino tra pacchi e caramelle che pensa probabilmente a cosa scrivere a Babbo Natale. Però pensa anche a Monza, la sua città, che si apre dietro la sua immaginazione e bisogna andare a caccia dei simboli che contiene: l’arengario e la chioccia d’oro, le auto da corsa come nuovi Re Magi e la luna della città.

Così è Monza a Natale come l’ha immaginata Lola Airaghi, monzese e autrice di casa Bonelli, l’editore che ha inventato Dylan Dog e Brendon, i fumetti ai quali lavora anche lei da anni: quello dell’arengario è il suo omaggio alla città. E sarà peraltro lei la protagonista dell’evento di chiusura della mostra “Raccontare il Natale” che il Comune di Monza ha organizzato all’arengario con la Fondazione Franco Fossati, una delle più importanti realtà italiane nel mondo dei fumetti: una rassegna del Natale attraverso il mondo dell’illustrazione a balloon lungo tre secoli (dalla fine dell’Ottocento ai Simpson) aperta ancora per pochi giorni, fino a lunedì 6 gennaio, sempre a ingresso libero.

Proprio lunedì 6 l’ultimo laboratorio in programma alle 16 con Lola Airaghi, che insegnerà come “Fumettare la befana”, una iniziativa aperta ai bambini tra gli 8 e gli 11 anni, a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Sarà l’ultimo appuntamento dopo quello di venerdì 3 gennaio (“Giallo Natale”, i bibliotecari prestavoce raccontano storie noir per adulti, alle 21, gratuito) e sarà l’atto finale della mostra natalizia dell’arengario, aperta dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19.

“Raccontare il Natale” è una «copiosa rassegna di pagine, strisce, illustrazioni, canzoni, soprattutto storie e copertine natalizie a fumetti, attraverso un arco storico di oltre un secolo, passando da Gesù Bambino ai Re Magi, da Babbo Natale alla Befana, con le diverse simbologie e varianti, dall’albero decorato al presepe, fino alle calze appese al camino», racconta la presentazione dell’iniziativa.

«Sono esposti gli originali di pubblicazioni popolari, soprattutto quelle rivolte all’infanzia, a partire dall’Ottocento fino ai giorni nostri – dice la presentazione – dove il Natale continua a vivere anche nelle storie dei Simpsons, di Julia e di Dylan Dog, portando comunque e sempre il suo messaggio nel mondo»