Monza: il grande safari nella città dei Leoni, in un libro con gli studenti del Valentini

Il liceo Valentini porta a termine il progetto ideato da Anna Sorteni e rilanciato dal marito Edoardo Rescigno: la caccia fotografica ai Leoni in città.
I leoni di Monza
I leoni di Monza

I più famosi a Monza sono sul Ponte dei Leoni. Quattro maestosi leoni di marmo di Carrara opera di Antonio Tantardini, scultore milanese che nel 1842 era all’inizio della sua carriera artistica. Teste di leone si nascondono però anche sotto i balconi di pietra, sui portali di ingresso di alcune ville di inizio Novecento, sulle formelle della facciata del duomo, nei saloni di Villa reale, nel giardino della Cappella espiatoria.

Monza: il grande safari nella città dei Leoni, il volume “Pietre Ruggenti”

Gli studenti del liceo artistico Nanni Valentini di Villa reale ne hanno scovati tantissimi, li hanno fotografati e raccolti nel volume “Pietre Ruggenti”, presentato nell’aula magna della loro scuola alla presenza del sindaco e dell’assessore alla cultura Arianna Bettini. Il progetto nasce da un sogno della compianta Anna Sorteni, architetto, presidente e fondatrice del Museo etnologico di Monza e Brianza. Nel 1983 aveva già realizzato una caccia ai leoni di Monza, coinvolgendo i giovani delle scuole. Lo aveva fatto in ricordo del padre che di nome faceva proprio Leone ed era stato sindaco a Monza.

Il suo sogno di realizzare un nuovo safari fotografico sulle tracce dei leoni monzesi è stato portato avanti dal marito Edoardo Rescigno, dagli amici del Centro culturale ricerca Elena Finzi Caimi, laura Tieghi, Nicola Saredo. Il loro appello è stato accolto da Nicoletta Gandini, docente di architettura, dalla collega Rina Tallarico di inglese che hanno coinvolto in un progetto un gruppo di alunni delle classi terze, quarte e quinte e la 3H.

Monza: il grande safari nella città dei Leoni, la mappa della caccia fotografica

È così che i ragazzi divisi in gruppi sono stati i protagonisti di questa caccia (fotografica) ai leoni di Monza, alcuni si sono dedicati allo studio i un logo per realizzare delle spillette, altri hanno prodotto un calendario e cartoline con i loro pensieri. Nel libro hanno raccontato anche attraverso delle mappe due itinerari da percorrere nel centro storico con lo sguardo attento e curioso, oltre ad alcuni itinerari aggiuntivi per scovare leoni nascosti.Il primo itinerario parte da Villa reale dove il re della foresta è presente ovunque perché simbolo di forza, eleganza e nobiltà: è nei dettagli del soffitto, sul trono, lungo lo scalone d’onore, sulla chaise longue della regina Margherita, sulle balaustre della biblioteca. L’itinerario prosegue alla rotonda dell’Appiani, in via volta, appiani, cattaneo, in piazza Citterio e via Carlo Alberto.
Il secondo percorso parte invece dalla facciata del duomo, per proseguire in santa Maria in strada, via Italia, via Vittorio Emanuele e chiudersi in Villa Durini (Palazzo della Rinascente) dove i leoni accolgono i clienti. Tanti gli spunti anche per percorsi aggiuntivi: nel parco per esempio il simbolo del leone è sul ponte delle catene, in Cappella espiatoria si ritrova tra le corone e nel giardino.

Monza: il grande safari nella città dei Leoni, esperienza all’archivio storico

«Abbiamo imparato a girare la città con sguardo curioso – dicono i ragazzi – alla ricerca di dettagli che spesso passano inosservati, ma che ci permettono invece di conoscere meglio il contesto urbano, la sua storia e di apprezzarlo».
I ragazzi hanno parlato con entusiasmo anche della loro esperienza all’archivio storico: qui con guanti bianchi sono andati alla ricerca di articoli e documenti che raccontassero di quando i leoni a Monza sono arrivati davvero, in carne ed ossa, nel dicembre 1942, Un leone di nome Impero e la leonessa Pinuccia furono accolti in un cortile secondario della villa e poco dopo all’interno del locale della Torretta, già allora adibito a caffè. La loro storia ha ispirato una favola.
Il volume, realizzato con il patrocinio del Comune di Monza e del Soroptimist si può prenotare presso la sede del Ccr in vicolo Ambrogiolo.