Monza: i ragazzi del liceo Dehon raccontano la storia di Villa Cambiaghi

Apprendisti Ciceroni del Fai nelle giornate che il Fondo dedica alle scuole: sono i ragazzi del Dehon di Monza che raccontano la loro sede, Villa Cambiaghi.
Monza: il liceo Dehon a Villa Cambiaghi
Monza: il liceo Dehon a Villa Cambiaghi Fabrizio Radaelli

Visite guidate online alla scoperta della sede del Dehon. In occasione delle giornate che il Fai, fondo ambiente italiano, dedica al mondo della scuola gli studenti di tre classi dell’istituto Dehon 3A liceo classico, 5A Scienze Umane e 4A istituto professionale socio sanitario hanno realizzato 9 video per raccontare la storia, lunga oltre 770 anni, di un edificio che oggi è sede della loro scuola.

Una struttura che, nel corso dei secoli è stato Casa degli Umiliati, Convento delle Orsoline, villa borghese, poi nobiliare, sede del comando tedesco durante il secondo conflitto mondiale, seminario dei Padri Dehoniani e infine liceo. Nella veste di apprendisti ciceroni del Fai, gli studenti restituiranno la bellezza di un importante bene artistico della città di Monza attraverso una serie di video che verranno pubblicati sulla pagina Instagram della delegazione Fai di Monza nelle giornate di giovedì 1 e venerdì 12 – dove rimarranno visibili – in diversi momenti (alle 9, 12, 15 e 18 e 18.30) proprio in occasione delle giornate Fai per le scuole.

I Ciceroni copriranno tutti i ruoli: saranno studiosi, registi, aiuto registi, narratori, padroni di casa, veri, unici protagonisti. La delegazione Fai di Monza è felice di aver supportato gli studenti e le insegnanti, Renata Meregalli ed Elena Villa, nella loro gran voglia di “esserci” nonostante tutto, in un momento difficile che vede le scuole chiuse e i ragazzi impegnati nella didattica a distanza. Un’ultima novità di questa edizione riguarda la fruizione delle visite online, che quest’anno saranno tutte visibili collegandosi al sito www.giornatefaiperlescuole.it, dove su un social wall, che prevede la messa on line di 700 video, si potrà scegliere tra centinaia di dirette e contenuti video trasmessi sui social: un mosaico ricco e vario dell’identità italiana dal punto di vista dei giovani.