La fondazione intitolata a Vittorino Colombo presenta ad Albiate il suo nuovo corso

Monza Vittorino Colombo
Monza Vittorino Colombo Fabrizio Radaelli

«Bentornato a casa Vittorino Colombo». Sono stati espressi sentimenti di fiera appartenenza alla terra di Brianza e parole di misura entusiastica nel ricordo del compianto senatore albiatese, nella partecipata cerimonia di presentazione della Fondazione Vittorino Colombo e del Premio Internazionale a lui intitolato, tenutasi lunedì 17 ottobre in Villa Campello, ad Albiate, paese natale dell’importante esponente della Prima Repubblica e della Democrazia Cristiana. Un’occasione che ha suggellato, di fronte ad una platea di autorità ed amici brianzoli e milanesi del più volte ministro, che fu anche presidente del Senato, il rilancio della Fondazione che avrà la sua sede operativa proprio in Brianza, ad Albiate.

Fondazione Colombo: la composizione del nuovo direttivo

Un momento della presentazione in Villa Campello

Nelle parole del presidente Stefano Devecchi Bellini, il principale fautore della ripartenza della Fondazione, il lascito politico, ma principalmente umano e sociale, di un uomo la cui vita è stata all’insegna del servizio e dell’apertura, tanto in Italia quanto all’estero. In particolare, verso la Cina. La Fondazione torna a nuova vita, si è detto durante la presentazione, con un nuovo comitato direttivo del quale fanno parte Marco Griffini, vicepresidente, per molti anni segretario particolare del senatore, Roberto Caspani, responsabile dell’area Brianza, Luigi Losa, responsabile della comunicazione, e altre stimate figure rappresentative.

Fondazione Colombo: il 16 novembre il premio internazionale

Vittorino Colombo (quarto da sinistra) nella missione in Cina
Vittorino Colombo (quarto da sinistra) in una missione in Cina

La sede operativa della Fondazione sarà ad Albiate, nei locali della cooperativa che fu fondata dal padre e che oggi custodisce l’archivio del senatore. A testimonianza, si è detto, del profondo legame di Colombo con il suo paese nataledove per tutti era Vittorino e non il senatore») e con la Brianza. Dai cui confini Vittorino Colombo ha esportato nel mondo valori cristiani e «la sacralità del bene», come rimarcato da Marco Griffini, pilastri di un impegno politico lungimirante che ha lasciato tracce e contributi che oggi rappresentano un’eredità preziosa. La Fondazione riparte con una nuova linfa, nuove prospettive ed un impegno volto a rimarcare (soprattutto in questo particolare periodo storico) le peculiarità di chi opera per un mondo più giusto, più coeso, a favore del benessere collettivo e della sostenibilità. Nell’occasione è stata annunciata anche la prossima edizione del Premio Internazionale Vittorino Colombo, in passato assegnato a personalità di caratura internazionale come il segretario delle Nazioni Unite Boutros Boutros-Ghali, che si terrà il 16 novembre