Federico Zampaglione si confessa a pochi giorni dalla serata che lo attende a Seregno

L'artista romano sarà protagonista mercoledì 30 novembre, alle 21, al teatro San Rocco, della prima tappa della rassegna "Il Circolo delle 12 Lune". Posti già soldout
Federico Zampaglione, atteso da un tutto esaurito al teatro San Rocco di Seregno mercoledì 30 novembre

«Sarà un qualcosa di più simile ad una serata tra amici che ad un vero e proprio concerto. Grazie anche alla capacità di Michele Monina, racconterò aneddoti ed episodi. Il pubblico non sarà semplicemente spettatore, ma protagonista». Federico Zampaglione, fondatore e leader dei “Tiromancino”, cantautore, scrittore e sceneggiatore, inquadra così il primo appuntamento della seconda edizione della rassegna “Il Circolo delle 12 Lune”, promossa dal Comune di Seregno, che mercoledì 30 novembre, alle 21, lo vedrà protagonista al teatro San Rocco di via Cavour. Un momento atteso, prova ne sia che i posti disponibili sono già esauriti.

Zampaglione: l’onestà e la spontaneità come valori

«Fa sempre piacere -ammette Zampaglioneriscontrare che ci sia un interesse per una mia proposta, come il soldout dimostra, tanto più dopo 30 anni di carriera. L’affetto del pubblico non va mai dato per scontato. Io di mio ho sempre cercato di conquistarmelo con un comportamento coerente e portando avanti uno stile riconoscibile, al di là delle mode del momento. Sono convinto che l’onestà e la spontaneità alla lunga paghino. Le persone si accorgono, quando offri loro qualcosa di non artefatto».

Zampaglione: l’importanza di potersi esprimere in più modalità

Zampaglione ha successivamente proseguito, parlando del suo percorso artistico: «Non mi piace dare una definizione di me stesso come artista. Nel 2021 è uscito un mio film ed ora mi sto occupando di altre due produzioni, una delle quali sarà pronta all’inizio del nuovo anno solare. Per me l’importante è esprimermi. Mi appassiona molto la sceneggiatura, come mi appassiona molto la musica, grazie alla quale la mia esperienza è cominciata. È bello poter comunicare in varie forme artistiche. Certo, l’impegno richiesto è notevole e confesso di sentirmi un po’ stanco e che forse avrei bisogno di un po’ di riposo. Ma non mi piace accontentarmi».

Zampaglione: il suo rapporto personale con l’arte

Il focus si è spostato quindi sul ruolo dell’arte: «L’arte mi ha aiutato a raccontare la mia maturazione, prima ancora di essere stata un veicolo di questa maturazione. Mi ha consentito di mettermi in contatto con me stesso. Per raccontarsi, bisogna conoscere quelli che sono i propri pregi e le proprie fragilità, le proprie gioie ed anche i propri dolori. Non si può nemmeno pensare di chiudere la porta ad un’esperienza negativa. Ciò che io racconto è ispirato al mio vissuto. L’arte mi ha aiutato a conoscere i miei punti di forza ed anche le mie paure. Mi ha fatto crescere, ma anche rimanere bambino al tempo stesso». Ed ancora: «Davanti al pubblico riesco sempre ad emozionarmi. Succede ogni volta che salgo su un palco. Certo, ci sono tournée in cui magari alla fine i concerti rischiano di diventare routine, ma per evitare inconvenienti cerco sempre di proporre qualcosa di nuovo, di unico e di irripetibile».

Zampaglione: il passaggio di testimone a Niccolò Fabi

La chiosa è stata dedicata a Niccolò Fabi, che martedì 10 gennaio, sempre alle 21 e sempre al teatro San Rocco di Seregno, chiuderà la seconda edizione della rassegna: «Lo conosco ormai da circa 30 anni. Siamo entrambi spesso stati associati a quella che è la scuola romana. Lui è un cantautore di spessore, che sa raccontarsi e sa raccontare il suo vissuto in modo onesto, spontaneo e coerente. È un personaggio puro».

Zampaglione: un suo breve profilo

Federico Zampaglione, che a Seregno dialogherà con Michele Monina, scrittore e critico musicale, che ha firmato un’ottantina di libri, alcuni con artisti di chiara fama, come Caparezza, Cesare Cremonini e Vasco Rossi, è nato a Roma nel 1968, da una famiglia originaria della Calabria. Condivide la passione artistica con il fratello Francesco, cantante ed ex collaboratore dei “Tiromancino”. Cantautore, sceneggiatore e scrittore, è oggi considerato uno dei protagonisti più completi e polivalenti del panorama artistico nazionale.