Domenica Alati introduce il ciclo sulla poesia della famiglia artistica seregnese

La scrittrice ha presentato nella circostanza il suo ultimo volume "Tra la terra e il cielo", rispondendo alle domande di Franco Cantù. Il testo ha appena ricevuto un riconoscimento in un premio intercontinentale a Venezia
Da sinistra, Pierluigi Cocchi, presidente della famiglia artistica seregnese, Domenica Alati, scritrice, e Franco Cantù, giornalista e moderatore

Tutto esaurito sabato 25 giugno, nel foyer de “L’Auditorium” di piazza Risorgimento a Seregno, per l’incontro promosso dalla famiglia artistica seregnese, che ha voluto così spalancare una finestra sul mondo della poesia. Sua protagonista è stata Domenica Alati, autrice che si sta meritando sempre più considerazione a livello non solo locale, come prova il recentissimo terzo posto nella sezione della poesia edita Monte Parnaso”, all’interno del premio intercontinentale di arte letterariaLe Nove Muse” a Venezia, ottenuto con il volume “Tra la terra e il cielo”, pubblicato da Aletti Editore. Il testo è stato il punto di partenza dell’approfondimento, che ha visto Alati rispondere alle domande del nostro collaboratore Franco Cantù.

Domenica Alati: come è nato il volume “Tra la terra e il cielo”


«È significativo essere qui in tanti -ha commentato in apertura, prendendo la parola dopo il presidente della famiglia artistica seregnese Pierluigi Cocchi ed il sindaco Alberto Rossi, l’assessore alla cultura Federica Perelli-. Domenica ha un suo pubblico, che la segue: è una persona che ha saputo mettersi in gioco e che continua a farlo». Dal canto suo, la scrittrice ha sottolineato come «è bello che ci sia un’associazione che si occupa di arte, come la famiglia artistica seregnese. La poesia è la più grande espressione dell’anima. “Tra la terra e il cielo” è un’esperienza nata nel periodo della pandemia e rimanda alla sofferenza nell’anima dell’uomo. Sono stata chiamata in quel momento a fare una scelta tra rimanere inerte o riprendere il viaggio nella poesia. E mi sono ritrovata tra la terra ed il cielo». Alati si è inoltre concentrata sul già citato riconoscimento che si è meritata a Venezia: «Per me è stata una grande soddisfazione, che ha ripagato l’impegno di una vita, trattandosi di una manifestazione a livello intercontinentale». La gioia non ha chiuso però la strada a nuove produzioni: «Entro fine anno uscirà un ebook, che poi sarà convertito in un libro cartaceo, strumento che personalmente amo di più. Sarà tradotto anche in lingua georgiana e in lingua araba da Hafez Haidar, che mi ha già onorata scrivendo la prefazione di “Tra la terra e il cielo».