Aibofobia: il cortometraggio palindromo di Andrea Pisani

Anteprima a Sovico per il cortometraggio di Andrea Pisani, diplomato (sovicese) di Brera che ha ideato e diretto "Abiofobia".
Un fotogramma di Abiofobia
Un fotogramma di Abiofobia

Si è tenuta mercoledì 31 maggio al Nuovo Cinema Sovico la prima proiezione del cortometraggio “Aibofobia”, opera prima del sovicese Andrea Pisani. Un progetto originale, che è stato interpretato solo con frasi e parole palindrome (cioè leggibili indifferentemente da sinistra a destra e da destra a sinistra), e il risultato è davvero curioso e intellettualmente stimolante. Il desiderio del giovane regista brianzolo si è tramutato in realtà perché si tratta del suo progetto di tesi che è evoluto al punto da divenire espressione di scrittura cinematografica.

Aibofobia: il regista 25enne di Sovico

Il 25enne si è laureato a pieni voti nel corso di Nuove tecnologie dell’arte all’accademia delle belle arti di Brera, e il corto è frutto di un attento percorso formativo volto a realizzare un’ambizione ben precisa: entrare a far parte del mondo del cinema. «Sono fortemente convinto di avere molte storie da raccontare e credo che il cinema sia il miglior linguaggio per poterle comunicare» dichiara. Il principio, quello che lui ama definire «il mio biglietto da visita», è il cortometraggio “Aibofobia” realizzato a Sovico (per la maggior parte) e alla Villa reale di Monza.

«Essendo sovicese mi è risultato spontaneo utilizzare il territorio a me familiare per poter narrare la vicenda – dice – sono state utilizzate sia delle location private, sia delle location pubbliche come il bosco di Sovico». Il prodotto è frutto di un esperimento comunicativo e artistico al tempo stesso. «Il palindromo è una struttura lessicale che ha da sempre destato la mia attenzione, fin dai tempi del liceo – racconta – il mio ingresso all’accademia di Brera è stato spinto dalla mia passione per il videomaking che negli anni braidensi si è evoluta in un’ambizione cinematografica».

Aibofobia: re Natan e la dittatura

Nasce così “Aibofobia” – parola quasi palindroma, con una f a fare da spartiacque – un cortometraggio audiovisivo realizzato con l’intento di trattare alcuni temi precedentemente sviluppati nella ricerca teorica che Pisani ha approfondito nella sua tesi: Il dualismo palindromico. «Questo progetto, infatti, ha come obiettivo ultimo quello di dimostrare l’ipotesi secondo cui un qualsiasi linguaggio (in questo caso il palindromo) può essere utilizzato come mezzo dittatoriale – spiega – re Natan (nome palindromo) è il sovrano di questo regno, si rivela essere un vero e proprio dittatore poiché utilizza il palindromo per limitare la comunicazione, il pensiero e dunque la libertà dei cittadini».