Confermato un primo pacchetto di 800 sanzioni emesse dal Comune per accessi irregolari alla zona a traffico limitato nel periodo dal 20 al 24 luglio. Praticamente una media di 200 veicoli multati al giorno durante la prima settimana di avvio della zona a traffico limitato.
Ma dopo questa prima tranche di multe l’amministrazione ha deciso di tenere in “stand by” le sanzioni a seguito delle rilevazioni dai varchi in modo da poter verificare l’attendibilità della prima fase di rilevazione dei varchi.
«Per un paio di settimane resteremo in stand by con l’emissione delle sanzioni perché vogliamo verificare precisamente come è andato il primo periodo sanzionatorio – spiega il comandante della polizia locale, Alessandro Casale – in quanto ci saranno dei casi in cui le multe verranno contestate: penso ad esempio a chi aveva dei pass molto vecchi e crede di aver diritto di entrare nella Ztl, ma il permesso non è stato registrato, ad esempio. Ma poi ci saranno molti altri casi analoghi».
Interventi necessari per rendere più visibile la zona a traffico limitato e la posizione dei varchi. La verifica da parte della Polizia Locale avviene soltanto tre giorni dopo rispetto alla presunta violazione in quanto diverse categorie di automobilisti hanno il permesso di entrare nella zona a traffico limitato e segnalare il loro passaggio entro 72 ore. Tra questi ci sono i disabili, i turisti ospiti delle strutture ricettive del centro e le auto degli enti pubblici o ministeri.
Il Comando della Polizia locale fa sapere che in questa prima fase ci sarà la massima disponibilità alla valutazione dei ricorsi alle multe. La sanzione prevista per questo tipo di violazione è di 80 euro. «Se dovesse esserci qualcosa che non torna consigliamo di segnalare subito la cosa al Comando, telefonando o mandando una mail all’indirizzo transitiztl(at)comune.monza.it» continua il comandante Casale.
L’amministrazione prosegue con la fase sperimentale dato che, prima di continuare con l’emissione delle sanzioni, ha deciso di fare una verifica puntuale su tutte le casistiche che si possono configurare nella segnalazione delle irregolarità rilevate dai varchi.
Quelli meno riconoscibili (e per questo più violati) sono quello di via Colombo, sul ponte sul Lambretto nei pressi dall’area Cambiaghi e quello di via Passerini. Gli altri sono in largo IV Novembre per l’accesso all’Arengario, in via Zucchi, nelle vie Osio, Frisi, Carlo Alberto, De Amicis e Vittorio Emanuele (al ponte dei Leoni).