Vimercate: il bilancio consuntivo porta l’impennata dell’Irpef e polemiche

Il bilancio consuntivo di Vimercate ha creato polemiche sull'incremento dell'Irpef.

Il rendiconto 2023 porta critiche in consiglio a Vimercate. Martedì sera 23 aprile mentre l’assessore al Bilancio Mariasole Mascia ha illustrato i numeri del consuntivo a muovere dubbi è stata la minoranza soprattutto sull’incremento dell’introito Irpef che si attesta tra gli 800 e 900mila euro in più rispetto a quanto preventivato.
Ad evidenziare subito questo valore ci ha pensato l’esponente di Cittadini in Movimento Patrizia Teoldi che ha sottolineato come «l’amministrazione aveva elevato l’esenzione per lo scaglione di reddito fino ai 18mila euro scelta assolutamente apprezzabile contemporaneamente però aveva elevato l’aliquota della quota comunale dell’addizionale Irpef al massimo possibile per tutte le categorie di reddito sostanzialmente tutti coloro che superano anche solo di un centesimo i 18mila euro di reddito imponibile pagano l’aliquota massima che è uguale per tutti i redditi penalizzati l’avevamo detto subito i redditi più bassi a partire dai 18mila e un centesimo che si sono trovati a pagare di più rispetto alla precedente configurazione dell’aliquota in termini di addizionale comunale . Avevamo espresso da subito la nostra contrarietà al passaggio all’aliquota unica perché ritenevamo e continuiamo a ritenere invece che il criterio di progressività precedentemente adottato fosse quello più equo».
Osservazioni che sono arrivate anche da  Noi per Vimercate con Luca Caprioli e Giovanni Sala che hanno osservato come «ci troviamo con un gettito aumentato di circa 900mila euro, quando il previsionale si attestava intorno ai 400mila euro (passando da circa 3,2 a 4,1 milioni di euro)».

Vimercate: il bilancio consuntivo e le repliche di Cereda e Mascia

A replicare in primis è stato il sindaco Francesco Cereda. «Nella narrazione sembra che ci sia lo sceriffo di Nottingham che va a rubare i soldini nella casa della foresta di Sherwood – ha chiosato il primo cittadino -. C’è una realtà numerica diversa perché è vero che chi ha ad esempio un reddito di 19mila euro pagherà al Comune un’Irpef di 24 euro in più all’anno (2 euro al mese). Ma al contempo grazie alla riforma sull’Irpef nazionale spenderà circa 380 euro l’anno in meno. Abbiamo alzato anche il reddito di esenzione». Mentre Mascia ha ribadito che «l’elemento da tenere conto sull’Irpef c’è anche l’aumento dei redditi dei vimercatesi che ha fatto salire il valore dell’entrata. Abbiamo cercato di tutelare i redditi più fragili e aver alzato la soglia ai 18mila euro dalle stime voleva dire proteggere una platea del 43% della popolazione».
La seduta è stata anche l’occasione per dare il benvenuto alla nuova consigliera Pd Elena Barbato, che sostituisce l’ex capogruppo Vittoria Gaudio, che è subentrata all’assessore dimissionario per motivi di salute Maria Teresa Foà, mentre i gradi di capogruppo dei democratici è stato assunto da Guido Fumagalli. Oltre al bentornato per Sala assente dal parlamentino nelle ultime settimane per motivi di salute.