Non ha ancora finito di piangere la morte del figlio che l’Agenzia delle Entrate, pensa bene di ravvivargli quel dolore che per un genitore non ha mai fine. E’ accaduto ad un vimercatese, S.R., di 74 anni, vedovo, in pensione che accudisce tra l’altro la suocera 96enne. A metà mese di agosto, quando sono tutti in ferie e molta corrispondenza torna puntualmente indietro per compiuta giacenza, l’Agenzia delle Entrate ha notificato ad un cittadino vimercatese una cartella esattoriale chiedendo il pagamento entro 60 giorni della somma di circa 27mila euro in quanto “solidalmente responsabile”, quale proprietario dell’autovettura, per il mancato pagamento di due sanzioni amministrative per guida senza patente commesse dal figlio nel 2017.
Vimercate, morto nel 2021: arriva la super cartella esattoriale
Il ragazzo, deceduto nel 2021 per una grave malattia, nel 2017 aveva, di nascosto del padre preso la vettura dell’uomo pur non avendo mai conseguito la patente di guida. Per sua sfortuna, fermato dai carabinieri, venne sanzionato con una multa di 10mila euro per essere stato sorpreso per ben due volte nello stesso giorno senza avere mai conseguito la patente di guida. Tornato a casa, il ragazzo si guardò bene dal raccontare al padre quanto gli era accaduto. Adesso a distanza di 5 anni, scaduta la sospensione delle notifiche delle cartelle esattoriali a S.R. viene ingiunto di pagare quella somma oltre le more e gli interessi. Rivoltosi all’avvocato Francesco Ruffo, il vimercatese ha presentato ricorso grazie ad una norma che prevede l’intrasmissibilità agli eredi delle sanzioni per violazione al Codice della Strada.
Cartella esattoriale al figlio morto, la risposta dell’avvocato
”La contraddittorietà di tale fattispecie, al di là del fatto che rinnova il dolore provato per la perdita di un proprio caro – dichiara l’avvocato Ruffo – sta nel fatto che la norma citata preclude all’Agenzia dello Stato di chiedere la riscossione del tributo agli eredi. Tuttavia la cartella esattoriale viene notificata agli eredi, pur consapevole l’Erario che la riscossione non sarà possibile. Ciò costringe il contribuente a rivolgersi ad un legale, con un esborso che sarebbe evitabile con una modifica della normativa, che oltre a far risparmiare soldi ai cittadini, allevierebbe un inutile carico contenzioso conseguente ai ricorsi presentati”.
In questo caso specifico poi, non può non lasciare perplessi la discutibile pratica di inviare cartelle esattoriale od ingiunzioni di pagamento durante il periodo feriale al fine di rendere più difficoltose le iniziative dei cittadini.