Villasanta: ruba un giubbotto e il formaggio al supermercato, arrestato

Un 38enne ha cercato di rubare un giubbotto e il formaggio al supermercato, ma viene fermato dai carabinieri.
Un’auto dei carabinieri (foto Carabinieri)
Un’auto dei carabinieri (foto Carabinieri) i

Italiano, trentottenne, domiciliato a Bernareggio e con un curriculum di precedenti da pluridecorato, questa volta gli è andata male. Aveva pensato di vestirsi e di chiudere poi il suo pranzo, in base al vecchio detto brianzolo “la buca l’é minga straca se la sa no de vaca” appropriandosi di un pezzo di formaggio. Tutto è avvenuto, lunedì 15 maggio, verso le ore 14, in un supermercato di Villasanta.
Il nostro uomo, dopo aver girovagato per le varie corsie del centro commerciale, è stato irresistibilmente attratto da un giubbotto che sembrava fatto apposta per lui.

Villasanta: ruba un giubbotto e l’intervento dei carabinieri

Perché rinunciare, deve aver pensato. E così, in men che non si dica, ha strappato il dispositivo anti taccheggio che era a protezione del capo, e l’ha tranquillamente indossato. Deve essersi anche ammirato davanti agli specchi di cortesia presenti nelle corsie. Quindi è passato oltre e si è avvicinato alle corsie di alimentari. Quando si è accostato al banco dei formaggi, anche qui deve aver provato un desiderio irresistibile vedendo un pezzo di formaggio che non pesava meno di un chilogrammo. E dov’è il problema, deve aver pensato… Detto fatto. Ha preso il voluminoso pacchetto di formaggio e se l’è infilato nei pantaloni, cercando poi di nascondere il tutto con il giubbotto nuovo. Ma all’uscita il suo goffo procedere non è sfuggito alla sicurezza interna che, ovviamente l’ha fermato. Intervenuta una pattuglia dei carabinieri di Arcore ai militari, visti i precedenti dell’uomo e ricevuta la denuncia della direzione del centro commerciale, non è stato possibile non procedere all’arresto. E il giorno dopo, martedì 16, giudicato per direttissima dal tribunale di Monza, dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha deciso per la messa in libertà e per il rinvio a giudizio fissato per il 25 settembre. E per il nostro uomo un’altra “decorazione” da “appuntare” sul suo petto…