I vigilantes arrivano sugli autobus. Ma solo dopo le 20 e sulle tratte extraurbane. Un primo passo in avanti nella tutela dei passeggeri e dei conducenti quella che sta attivando l’azienda dei trasporti, su sollecitazione del Prefetto che due settimane fa, dopo un incontro con le forze dell’ordine e le società di trasporti ,aveva istituito una task force per monitorare e salvaguardare la sicurezza sui mezzi di trasporto.
Invitando i controllori e gli autisti a chiamare tempestivamente il 112 non appena avvertono situazioni pericolose. Un giro di vite necessario dopo i recenti atti di bullismo e violenza che avevano visto protagonisti i dipendenti della Net. E il primo risultato, come ci confermano voci interne all’azienda, è arrivato con la presenza sull’autobus di due vigilantes.
Le guardie sono presenti nel turno serale sulla linea Z321, il bus che effettua la tratta Trezzo – Monza, soprannominato anche “autobus del terrore”, dove non sono mancati atti vandalici e anche aggressioni fisiche e verbali nei confronti dei conducenti, con l’episodio drammatico ed eclatante della scorsa estate quando un autista di quella linea, arrivato al capolinea monzese di piazza Castello, venne selvaggiamente picchiato da un passeggero extracomunitario che riuscì a scappare.
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L’aggressore non è stato mai rintracciato e l’autista è finito in ospedale con numerose contusioni. «Ben venga l’arrivo delle guardie sulla linea Trezzo-Monza – commenta un autista della Net – è già un primo importante passo in avanti. Il problema è soprattutto la sera, quando sugli autobus arrivano questi gruppi di giovani sbandati e spesso ubriachi». Il branco è quello che maggiormente fa paura.
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«C’è poco da fare di fronte magari a una decina di ragazzi che gridano e spaccano tutto – aggiunge – La presenza delle guardie certamente è un aiuto per l’autista e per i passeggeri». Ma oltre a placare i bollenti spiriti e a rendere tranquillo il percorso la presenza dei vigilantes fa bene anche alle casse dell’azienda. «La loro presenza è un deterrente contro i “portoghesi” – precisa – Infatti la sera il numero di persone che non paga il biglietto è sempre molto alto. La presenza dei vigilantes fa diminuire l’evasione tariffaria». Ma la speranza è che la scorta sia garantita non solo la sera, ma anche durante il giorno. «Quando, peraltro, si sono verificate le aggressioni più gravi – conclude l’autista – Era infatti tardo pomeriggio quando a luglio il mio collega è stato picchiato a sangue al capolinea di piazza Castello».