Nel fine settimana del 21 e 22 aprile, il “Bosco urbano“ di Lissone sarà un sorvegliato speciale. Ci saranno pattuglie di controllo degli agenti della Polizia Locale in vista del massiccio afflusso grazie anche alle previsioni “soleggiate e calde”. Già la scorsa domenica gli agenti avevano intensificato i controlli, vista anche l’ordinanza del sindaco che “vieta in tutta l’area del bosco urbano, sia sulle aree verdi che sullo sterrato, nei giorni festivi e prefestivi l’accessione di fuochi”.
Ordinanza che si è resa necessaria vista l’alta concentrazione di persone, che permangono tutto il giorno consumando alimenti e bevande. Il problema è che, spesso, il consumo degli alimenti avviene, anche attraverso la cottura sul posto, con la conseguente accensione di fuochi o l’alimentazione di braci che pregiudicano la salute e l’incolumità pubblica, oltre alla salvaguardia dell’ambiente.
Proprio la presenza di barbecue preoccupa l’amministrazione e il comandante Ferdinando Longobardo: «La scorsa settimana, complice il tempo nuvoloso, non c’era molta gente, ma questo fine settimana non sarà così. Noi saremo presenti per controllare che tutto sia regolare e non ci siano inottemperanze all’ordinanza comunale».
Vista la costante frequentazione qualche anno fa l’amministrazione aveva creato un angolo ad hoc per gli appassionati della cucina alla brace ma, le postazioni sono state oggetto di atti vandalici e l’amministrazione le ha dovute rimuovere. Per questo molti si sono attrezzati portando i propri strumenti, accendendo fuochi con il sistema “fai da te” che possono risultare pericolosi per chi si trova nella zona.
Per tutelare l’incolumità di chi vuole trascorrere una giornata di serenità e l’ambiente è stata presa questa decisione che sarà in vigore sino alla fine dell’estate. I cittadini sono avvisati. Attenzione anche a dove si posteggia la propria vettura, in precedenza il posteggio di via Bottego era stato letteralmente preso d’assalto, con mezzi posteggiati negli spazi anche non autorizzati. La presenza degli agenti servirà anche a vigilare su quest’aspetto. L’ordinanza è molto chiara: Chiunque violi le disposizioni verrà punito con una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro. Se dopo l’accertamento della sanzione amministrativa, non verrà interrotta l’attività, si provvederà al sequestro delle attrezzature stessa.