Via Mantegazza a Monza, ripartono i lavori per il cantiere che doveva durare sette mesi (e sono ormai due anni)

L’avvio dei lavori a marzo 2019, poi i ritardi, le proroghe, la risoluzione del contratto con la ditta per “mancata ripresa dei lavori senza giustificato motivo”. A distanza di quasi due anni riparte il cantiere di via Mantegazza a Monza, che sarebbe dovuto durare sette mesi.
Monza Inizio cantiere via Mantegazza
Monza Inizio cantiere via Mantegazza Fabrizio Radaelli

Il cantiere infinito di via Mantegazza riprende il cammino: il Comune ha segnalato che dopo un nuovo stop “legato a problemi con l’impresa appaltatrice, che ha portato alla rescissione del precedente contratto”, a fine febbraio sono ripresi i lavori.

La fine dell’intervento lungo la strada nel cuore della città è adesso previsto per la fine di giugno. «Questo cantiere ha avuto una vita molto complicata a causa di difficoltà burocratiche – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Simone Villa in una nota del Comune – . Purtroppo abbiamo accumulato un ritardo importante, ma adesso siamo ripartiti con un nuovo slancio e grande determinazione. Vogliamo correre e completare i lavori nel più breve tempo possibile. In campagna elettorale avevamo preso un impegno con i residenti e i commercianti. Adesso vogliamo passare dalle parole ai fatti».

Via Mantegazza a Monza, ripartono i lavori per il cantiere che doveva durare sette mesi (e sono ormai due anni)
Gli assessori Simone Villa e Massimiliano Longo con il sindaco Allevi all’avvio dei cantieri: marzo 2019

Il progetto era stato approvato a dicembre 2018 e i lavori erano stati presentati a marzo 2019. “Dal passaggio al passeggio” era lo slogan con la giunta Allevi aveva presentato l’intervento che era stato suddiviso in due parti: il rifacimento del tratto fognario fino a maggio di quell’anno e poi la revisione di strade e piazza entro ottobre 2019. A novembre 2019 il Comune ha concesso una proroga di oltre due mesi per l’ultimazione del cantiere, portando il termine alla fine di gennaio 2020. Poi una sospensione per “problemi climatici” a metà dicembre, quindi il nulla che ha portato alla risoluzione del primo contratto (per “mancata ripresa dei lavori senza giustificato motivo”), alla riassegnazione dei lavori e alla ripresa, ora, dei cantieri, poco meno di ventiquattro mesi dopo l’avvio, per un intervento che ne chiedeva sette.