Un incontro-confronto con i sindaci, i rappresentanti delle amministrazioni e della Protezione Civile dei ventisette comuni della provincia che si affacciano su Lambro, Seveso e Molgora. Lo ha convocato mercoledì mattina la Prefettura di Monza e della Brianza, consapevole, come ha spiegato il prefetto Patrizia Palmisani, che il «complesso sistema di protezione civile ha bisogno di continui aggiornamenti e monitoraggi per fare in modo che sia sempre più efficiente».
Pericolo esondazioni in Brianza: pianificazione comunale
«Purtroppo – ha sottolineato il prefetto – i meteorologi ci avvertono che dovremo abituarci a fenomeni sempre più intensi e sempre meno occasionali. Il nostro territorio, altamente antropizzato, è attraversato da un reticolo idrico che lo rende vulnerabile e perciò merita attenzione».
Lo strumento principale per evitare situazioni drammatiche come quelle che si sono verificate recentemente nelle Marche è la pianificazione comunale. Il Piano di Protezione Civile (PPC) comunale è uno strumento, previsto dalla Legge Regionale 27/2021 come integrazione del Codice della Protezione Civile, che serve da supporto ai sindaci-autorità competenti in materia di protezione civile-per fronteggiare una qualsiasi calamità attesa sul proprio territorio.
«Uno strumento fondamentale poiché ha ricadute sull’intera popolazione – ha sottolineato Roberto Laffi, direttore generale territorio e protezione civile di Regione Lombardia – Nella vostra provincia vi sono quattro, cinque comuni che ancora non ce l’hanno o non l’hanno ancora approvato. Per questo li invito a farlo al più presto poiché si tratta di un obbligo di legge».
Laffi ha ricordato che nella nostra regione, interessata lo scorso luglio da eventi alluvionali in Valcamonica e sul lago di Como, l’organizzazione tempestiva dovuta a una corretta pianificazione dei rischi ha evitato vittime.
Vertice sul pericolo esondazioni in Brianza: app Allerta Lomb
«Regione Lombardia – ha proseguito – ha attivato l’App Allerta Lomb, disponibile per tutti i cittadini, che segnala criticità e comportamenti da tenere. L’applicazione è stata ampiamente utilizzata anche durante l’emergenza pandemica. Oltre un milione di lombardi l’hanno scaricata».
A porre l’accento sul PPC anche il vice prefetto Beaumont Bortone che ha rimarcato che non si tratta di uno strumento esclusivamente “per tecnici”.
«La pianificazione – ha evidenziato – permette al sindaco di attivare una corretta tutela della popolazione. Pertanto, alla redazione e all’aggiornamento del piano è bene che contribuiscano tutti coloro che agiscono sul territorio e che saranno chiamati ad utilizzarlo: uffici comunali, volontari, polizia locale. Un consulente esterno sulla carta potrebbe redigere un documento bellissimo, ma magari non aderente al territorio. Per questo è meglio che l’organizzazione avvenga all’interno del comune stesso».
Vertice in Provincia anche sull’emergenza rifiuti
Un altro argomento di confronto è stata la pianificazione di emergenza sul rischio rappresentato dai siti di stoccaggio rifiuti, che sul territorio sono oltre duecento.
Anche i sindaci sono chiamati a dare il loro apporto e per questo sono stati invitati a provvedere al più presto.