A rischio la conclusione positiva della vertenza Micron. A dicembre 2014 sindacati e azienda hanno raggiunto un’intesa per la proroga fino a venerdì 23 gennaio dell’accordo con il quale nell’aprile scorso si è evitato il licenziamento per 418 lavoratori. La proroga definita a dicembre era finalizzata a favorire ulteriori assunzioni da parte di StMicroelectronics, oggi arrivate a 163 sull’impegno originario di 170, e a consentire riassorbimenti da parte di Micron oltre a eventuali uscite volontarie. «Purtroppo non si è mosso nulla da dicembre – afferma Nicola Alberta, segretario generale Fim Lombardia e coordinatore nazionale Fim per Micron – e ad oggi rimangono 29 lavoratori in cassa integrazione straordinaria, sui quali pende il rischio della procedura mobilità che Micron ha preannunciato».
«L’avvio di una nuova procedura di mobilità sarebbe una sconfitta per tutti – aggiunge -. Devono quindi essere respinti i licenziamenti e dev’essere costruita una risposta occupazionale per tutti i lavoratori. D’altra parte, la buona gestione dell’accordo di aprile ha dimostrato che questo è possibile». La Fim Cisl sollecita quindi il governo ad intervenire con decisione nei confronti sia di StM che di Micron, «perché si ponga fine ai rimpalli – afferma Alberta – e finalmente si giunga alla conclusione positiva della vertenza».