Verso il festival petizione online dei teatri, Monza c’è: «Sanremo all’Ariston e noi chiusi, inaccettabile»

Già 27mila adesioni sulla piattaforma change.org per chiedere equità di trattamento per tutti nel rispetto di quanto stabilito dalle misure anti Covid: «Niente pubblico né figuranti». Tra i firmatari il teatro Triante e il Villoresi
Monza Teatro Triante
Monza Teatro Triante Fabrizio Radaelli

Si sono affidate ancora una volta alla Rete le compagnie teatrali, per chiedere equità tra il teatro Ariston di Sanremo e tutti gli altri teatri italiani. Una petizione lanciata sulla piattaforma change.org e che ha già superato le 27.000 adesioni. Tra queste anche quella del teatro di Triante di Monza che ha aderito all’iniziativa.

«Visti tutti i dpcm dei mesi scorsi che vietano lo svolgimento di qualsiasi evento aperto al pubblico in teatri, sale da concerto e anche all’aperto, sapere che il Festival di Sanremo verrà comunque organizzato al teatro Ariston è inaccettabile», spiegano i promotori. Un’altra beffa riguarda il pubblico. Il Prefetto di Imperia, Alberto Intini, ha proibito la presenza in sala del pubblico e così la Rai ha proposto di ingaggiare dei figuranti. «Cosa cambia tra figuranti e pubblico? Cambia solo il nome ed è un ottimo escamotage legale che offende tutti gli italiani ai quali è impedito lavorare nei teatri e a coloro che non possono da mesi godere dell’arte. Chiediamo parità di trattamento: il teatro Ariston non è e non deve essere un’eccezione alla legge».

Un’iniziativa appoggiata anche dal teatro Villoresi. «Aspettiamo la conferma di questo provvedimento e intanto ci stiamo coordinando con il gruppo dei teatri lombardi», ha commentato Gennaro D’Avanzo, direttore artistico del teatro Villoresi.