Si sono affidate ancora una volta alla Rete le compagnie teatrali, per chiedere equità tra il teatro Ariston di Sanremo e tutti gli altri teatri italiani. Una petizione lanciata sulla piattaforma change.org e che ha già superato le 27.000 adesioni. Tra queste anche quella del teatro di Triante di Monza che ha aderito all’iniziativa.
«Visti tutti i dpcm dei mesi scorsi che vietano lo svolgimento di qualsiasi evento aperto al pubblico in teatri, sale da concerto e anche all’aperto, sapere che il Festival di Sanremo verrà comunque organizzato al teatro Ariston è inaccettabile», spiegano i promotori. Un’altra beffa riguarda il pubblico. Il Prefetto di Imperia, Alberto Intini, ha proibito la presenza in sala del pubblico e così la Rai ha proposto di ingaggiare dei figuranti. «Cosa cambia tra figuranti e pubblico? Cambia solo il nome ed è un ottimo escamotage legale che offende tutti gli italiani ai quali è impedito lavorare nei teatri e a coloro che non possono da mesi godere dell’arte. Chiediamo parità di trattamento: il teatro Ariston non è e non deve essere un’eccezione alla legge».
Un’iniziativa appoggiata anche dal teatro Villoresi. «Aspettiamo la conferma di questo provvedimento e intanto ci stiamo coordinando con il gruppo dei teatri lombardi», ha commentato Gennaro D’Avanzo, direttore artistico del teatro Villoresi.