La Cgil Monza e Brianza nel suo percorso verso il 25 aprile, intrapreso con altre realtà del territorio che vogliono rinnovare la memoria della Resistenza e della Liberazione, ha pubblicato nelle scorse settimane il video video “Quei Ragazzi del 1943-1944”,” per celebrare la Giornata della Memoria, quando le truppe sovietiche abbatterono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz.
Il sindacato di via Premuda ha anche “rispolverato” e messo in visione sul suo sito internet il documento video “Scioperi e deportazioni” realizzato nel 2013, in occasione del 120esimo anniversario dalla nascita della Camera del Lavoro di Monza. «Abbiamo voluto riscoprire questo prezioso documento che custodisce la testimonianza di due operaie brianzole, Angelica Villa e Lidia Beretta, che parteciparono agli scioperi al lanificio di Vimercate -racconta Matteo Casiraghi, segretario Cgil Monza e Brianza- Lo sciopero generale del marzo del 1944 fu la più grande protesta pacifica inscenata nel territorio occupato dai nazisti. Oltre alle grandi fabbriche milanesi, si bloccò il lavoro anche nelle brianzole Hensemberger, Philips, Singer, Bianchi, Acna e Isotta. Molti lavoratori vennero arrestati e deportati nei campi di concentramento. Il 12 marzo 1944 la polizia fascista organizzò un rastrellamento di operai monzesi che avevano partecipato agli scioperi per la pace e il pane».
Lo scorso mese di febbraio, invece, la Cgil di Monza e Brianza, alla presenza, tra gli altri, della segretaria generale Angela Mondellini, ha partecipato all’evento organizzato da Anpi Monza e Brianza con Carlo Smuraglia, autore del libro “Antifascismo quotidiano”. «In memoria dello sforzo di quelle donne e di quegli uomini che ci restituirono la libertà anche a costo della propria vita, con Cisl e Uil di Monza e Brianza, Aned e Anpi territoriali, abbiamo invitato le lavoratrici e i lavoratori a partecipare alla maratona virtuale per il 25 aprile sul sito www.anpimonzabrianza.it- conclude Casiraghi- Anche quest’anno la pandemia ci costringe a festeggiare, distanti ma uniti, la Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo. La Festa più bella da cui nasce la Costituzione della Repubblica».