Verano, niente tagli alla CifraMa da lunedì scatta la "cassa"

Verano – Al via tra due giorni, lunedì 20 aprile, la cassa integrazione straordinaria alla “Cifra spa”. Nell’assemblea dell’altro giorno i lavoratori hanno accolto la soluzione messa in campo dai vertici aziendali per fronteggiare la crisi generale.

Scongiurati 40 licenziamenti – Si parte quindi con i dodici mesi di riduzione della forza lavoro previsti dall’ammortizzatore sociale. Scongiurato, al momento, il licenziamento dei quaranta lavoratori in esubero, prospettato meno di un mese fa. A seguire la trattativa con l’azienda, che ha preceduto l’accordo, per la Cisl c’era Davide Martorelli, mentre per la Cgil Eliana Schiadà. I due sindacalisti hanno proposto alla proprietà dell’azienda di via Furlanelli, che era intenzionata a licenziare quaranta dei suoi quasi novanta lavoratori, la soluzione della cassa straordinaria. La settimana scorsa, nell’ennesimo vertice-confronto, la posizione delle parti sociali è stata infine accolta dalla proprietà e comunicata a metà settimana alle maestranze. Spiega Davide Martorelli: «Tutto sommato possiamo tirare un sospiro di sollievo. Visto quello che si prospettava all’inizio, con l’esubero di quaranta dipendenti, la cassa integrazione straordinaria, seppure non sia certamente piacevole, è di sicuro un passo in avanti. Per lo meno, ora abbiamo davanti un nuovo anno di “posti congelati”. La speranza è che la crisi mondiale nel frattempo passi, e che la situazione migliori anche a livello locale. Se così non sarà, avremo tutto il tempo per studiare nuove soluzioni». Escluso, in ogni caso, il ricorso all’accompagnamento alla pensione, visto che la stragrande maggioranza dei dipendenti Cifra è molto giovane.

"Cassa" flessibile – I lavoratori escono da poco da un periodo di tredici settimane di cassa integrazione ordinaria. Un ammortizzatore non più utilizzabile: «La crisi alla Cifra – spiega ancora Martorelli – è di natura strutturale e la cassa ordinaria non può essere utilizzata in questo caso perché, una volta terminate le tredici settimane massime di impiego, è previsto il rientro a lavoro. Ma senza commesse sufficienti, non è pensabile riavviare a regime l’attività». Avanti con la cassa straordinaria, dunque, che durerà un anno come previsto dalla normativa, ma sarà molto flessibile. L’abbattimento della forza lavoro dell’azienda che sorge nel cuore della zona industriale sarà infatti in stretta dipendenza con le commesse e con le diverse mansioni. Si parla di turnazioni di quaranta dipendenti a volta, ma il calendario, come detto, potrebbe subire continue modifiche a seconda dell’andamento della produzione. La speranza è che la crisi economica in atto, capace di colpire in modo davvero diffuso, svanisca e torni il sereno.
Alessandra Botto Rossa