Venti Daspo (fino a 8 anni) a tifosi biancorossi per i disordini dopo Monza-Napoli

La questura di Monza ha emesso i provvedimenti dopo le violenze del 7 aprile: coinvolte persone da 19 a 44 anni.
Incidenti del 7 aprile dopo Monza-Napoli
Incidenti del 7 aprile dopo Monza-Napoli Questura

Sono venti i Daspo emessi dalla questura di Monza dopo gli scontri al termine della partita Monza-Napoli, lo scorso 7 aprile. Il provvedimento del questore Salvatore Barilaro è stato comunicato nella giornata di domenica 21 aprile e parla di aggressioni da parte di tifosi biancorossi ai danni di agenti della polizia di Stato.

Daspo a tifosi biancorossi dopo Monza-Napoli: la ricostruzione

La ricostruzione della questura indica che un gruppo di ultras dopo l’incontro ha tentato di raggiungere un minibus di tifosi napoletani non riconducibili a gruppi organizzati, con l’intento di arrivare allo scontro. Il bus si trovava tra via Modigliani e l’angolo di via Sicilia. Prima un lancio di bottiglie, sedie, cestinati della spazzatura e altri, presi da un bar. Poi la violenza dei tifosi monzesi è stata diretta nei confronti dei poliziotti che sono intervenuti per dividere i gruppi: in mano cinture, tubi di plastica rigida, bastoni.

I tifosi non si sono fermati nemmeno dopo la prima carica di alleggerimento. Tra i feriti, un commissario capo che ha ricevuto una prognosi di 15 giorni, altri quattro agenti del reparto mobile ne hanno avuto per 14, 10, 5 e 3 giorni.

Daspo a tifosi biancorossi dopo Monza-Napoli: chi sono

I daspati sono residenti tra Monza e la provincia di Lecco e hanno dai 18 ai 44 anni di età, alcuni dei quali già destinatari di Daspo in passato. Qualcuno di loro, dopo gli accertamenti della Digos e della Divisione anticrimine della questura monzese, sono risultati con precedenti per stupefacenti, reati contro il patrimonio e la persona, resistenza a pubblico ufficiale, rissa e detenzione di armi, guida in stato di ebberezza.

Chi ha ricevuto il Daspo non può entrare in qualsiasi impianto sportivo in Italia e nell’Unione europea, anche per amichevoli, per partite dalla serie A alla Lega Dilettanti, di tornei internazionali e nazionali e della Nazionale, ma nemmeno in match di Primavera. Il divieto vige durante lo svolgimento delle manifestazioni sportive, nazionali ed estere, tre ore prima dell’inizio e tre ore dopo, e riguarda i luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di chi va alle partite. Non possono trovarsi a Monza, intorno allo stadio e alla stazione ferroviaria tre ore prima e tre ore dopo le partite.

Per alcuni dei daspati peraltro scatta l’obbligo di firma in questura mezz’ora dopo l’inizio della partita e mezz’ora prima della fine degli incontri del Monza.

Daspo a tifosi biancorossi dopo Monza-Napoli: la durata

In dettaglio i provvedimenti adottati hanno le seguenti durate: uno di 8 anni, di cui 6 anni con obbligo di firma, due di 6 anni, di cui 5 anni con obbligo di firma, uno di 5 anni con obbligo di firma per tutta la durata, due di 3 anni, di cui 1 anno con obbligo di firma, uno di 2 anni e 6 mesi, di cui 1 anno con obbligo di firma, ed i rimanenti senza obblighi ulteriori, di cui 7 della durata di 2 anni e 6 mesi, uno di 3 anni, 2 di 2 anni, uno di 1 anno e 6 mesi e, infine, due di 1 anno.

Gli incidenti del 7 aprile dopo Monza-Napoli nel video diffuso dalla Questura