Vent’anni fa all’aeroporto di Linate l’incidente in cui morirono 118 persone: sei i brianzoli

Sono passati vent’anni: l’8 ottobre è l’anniversario dell’incidente all’aeroporto di Linate in cui persero la vita 118 persone, tra cui diversi brianzoli. Il disastro con il numero più alto di vittime della storia d’Italia.
La strage di Linate dell'8 ottobre 2001
La strage di Linate dell’8 ottobre 2001

Era l’8 ottobre 2001, una mattina di nebbia. Sono passati vent’anni ed è una giornata grigia e nuvolosa: è l’anniversario dell’incidente all’aeroporto di Linate in cui persero la vita 118 persone, tra cui diversi brianzoli. Il disastro con il numero più alto di vittime della storia d’Italia.

Simone Agosti di Arcore, Leonardo Alcamo di Nova Milanese, Orazio Piemonti di Carate Brianza, Mauro Vergani di Seregno, Alberto Proserpio di Varedo. E Luca Fossati, erede della Star di Agrate Brianza. Morirono nello scontro tra un aereo di linea della Scandinavia Airlines in partenza diretto a Cohpenaghen e un Cessna, con a bordo l’imprenditore.

Venerdì 8 ottobre alle 8.10 tutti gli aeroporti italiani si sono fermati per un minuto per commemorare le vittime. Poi la messa al Bosco dei Faggi al parco Forlanini, tra gli alberi piantati per ricordare i morti. La celebrazione presieduta dall’arcivescovo Mario Delpini, presenti i famigliari riuniti nel Comitato 8 ottobre, i rappresentanti delle istituzioni.

Con le immagini dell’attentato alle Torri Gemelle ancora fresche, dall’11 settembre 2001 non era passato neanche un mese, in questo caso le cause furono attribuite a una serie di errori: nel rapporto dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV), pubblicato il 20 gennaio 2004, la “causa effettiva” è indicata nell’immissione del Cessna sulla pista nello stesso momento in cui stava decollando l’aereo di linea. Ma questo fu causato da un’altra serie di errori a cui venne posto rimedio dopo l’incidente: la segnaletica orizzontale non corretta, il radar di terra non funzionante.

“Sono passati 20 anni da quel lunedì mattina, ma è come se fosse ieri. Abbiamo ancora sotto gli occhi le immagini di quel tragico incidente e ci uniamo al dolore delle famiglie per onorare la memoria delle 118 vittime”, ha ricordato Regione Lombardia.

“Sono trascorsi 20 anni dal più grave incidente aereo mai avvenuto in Italia. Nel 2001 sulla pista dello scalo milanese di Linate, poco dopo le 8 del mattino, si scontrarono un volo di linea Sas per Copenaghen e un piccolo jet privato diretto a Parigi. Persero la vita 118 persone. Tra questi anche 4 operatori del deposito bagagli, travolti dalle fiamme del terribile incendio che si scatenò a seguito dell’impatto”, ha fatto eco il Consiglio regionale.

Centodiciotto vittime e un solo sopravvissuto, l’addetto ai bagagli Pasquale Padovano che riportò ustioni sull’85% del corpo e ha subito più di cento operazioni: “Sono il morto numero 119 perché senza libertà si muore” ha detto all’Agi. Ma anche che dall’Inferno è lentamente risalito in un purgatorio in cui “sta da vent’anni” e con gli ultimi due che “sono stati difficili per aver dovuto sospendere la fisioterapia a causa del Covid”.