L’ex Puricelli di Veduggio con Colzano ha un nuovo proprietario. L’area che ha una superficie di 11.364 metri quadrati è stata acquistata da Agrati Spa. L’asta si è svolta alla fine di novembre ma la notizia è trapelata in questi giorni ed è stata confermata da una nota stampa dell’azienda all’inizio della settimana.
«L’acquisizione da parte del Gruppo Agrati dell’immobile attraverso una regolare asta presso il Tribunale di Milano consentirà di dare seguito alle aspettative del territorio e di migliorare non solo l’aspetto della zona ma anche di dare maggiore risalto alla vicina sede della biblioteca civica – si legge nel documento approvato dal presidente Cesare Agrati – La destinazione dell’area sarà decisa con gradualità da parte della nuova proprietà, cominciando con l’abbattimento dell’immobile per proseguire poi con l’utilizzo in un primo tempo per il parcheggio dei dipendenti e successivamente con una destinazione più significativa e rappresentativa di un certo prestigio. La situazione ha sempre preoccupato l’amministrazione comunale e il sindaco Dittonghi se ne è fatto parte diligente cercando di stimolare l’acquisizione dell’area da parte di qualche operatore e impegnando il Comune stesso a seguire con attenzione e con sollecitudine la ristrutturazione del tutto nel rispetto delle normative ma anche nell’interesse della città di avere un ambiente gradevole e di riferimento».
L’area, edificata nel 1948 da Luigi Puricelli che vi costruì un’azienda per la produzione di maniglie e oggettistica in plastica rigida, è in stato di abbandono da una quindicina di anni ovvero da quando la crisi economica fece naufragare il progetto di recupero della società “In piazza 2008”. Il PII dell’ex Puricelli prevedeva una zona residenziale di cinque palazzine (per un totale di circa 60 appartamenti ndr) più una sesta palazzina che avrebbe ospitato il municipio (secondo una convezione firmata dal costruttore con l’amministrazione Fumagalli nel 2009). Il fallimento della società nel 2012 ha però prodotto una situazione di stallo: la prima asta e le successive sono andate deserte e i capannoni hanno iniziato un lento ma inesorabile percorso di degrado che ha portato nel luglio 2018 a un pericoloso crollo di calcinacci su via Piave.
«Sono molto soddisfatto di questo sviluppo – ha commentato il sindaco Luigi Dittonghi – L’area è stata acquistata da una famiglia che ha sempre investito nel comune, un imprenditore locale nato e cresciuto a Veduggio. Stiamo parlando di una ditta storica del territorio, sono sicuro che sarà un intervento di qualità».