Tamponi salivari per tutti alla Yies School di Vedano al Lambro: giovedì 8 i cento alunni delle classi elementari e medie effettueranno il test, meno invasivo di quello nasofaringeo, messo a punto appositamente per i bambini da un team di ricercatrici dell’Università Statale di Milano. Lo screening, che sarà pagato dall’istituto, consentirà di riaprire le aule in sicurezza al termine delle vacanze di Pasqua.
«Abbiamo chiesto all’ateneo – spiega la school manager Sonia Barni – di poter replicare il progetto che a Bollate, dove è stato finanziato dal Comune, ha coinvolto gli allievi dai nidi alle medie». La risposta della Statale è stata positiva così come quella dell’Ats: giovedì i responsabili dell’istituto, quindi, ritireranno i kit all’ospedale San Paolo dove li riporteranno per essere analizzati.
«Se tutto andrà bene – aggiunge la manager – lunedì 12 riprenderemo le lezioni in presenza. L’investimento per noi non è esiguo, ma riteniamo fondamentale garantire la sicurezza: finora abbiamo evitato le quarantene anche grazie alle misure adottate». Lo screening costerà oltre mille euro che si aggiungeranno a quanto speso per offrire i tamponi antigenici ogni settimana agli insegnanti e a ottobre e a inizio marzo agli studenti: non tutte le famiglie, però, hanno colto l’opportunità a causa dell’invasività dell’esame. Giovedì, invece, l’adesione sarà quasi totale.
La Yies School, inoltre, è probabilmente l’unico istituto italiano ad aver chiesto la certificazione dei protocolli anti contagio: l’efficacia delle misure, dai bolli adesivi sul pavimento ai sette turni per pranzare in mensa, è attestata dal prestigioso Bureau Veritas.